Mamme operaie, sale la protesta

Nasce il comitato Fiom-Cgil per difendere i diritti delle donne lavoratrici

TERMOLI. Mancava una settimana a Natale quando Stefania Fantauzzi, dipendente Fiat Powertrain di Termoli prese carta e penna per scrivere una lettera aperta a Sergio Marchionne, con la richiesta di poter beneficiare di un orario di lavoro che le permettesse di accudire i tre figli che è costretta ad allevare da sola. La Fiat ha opposto un rifiuto. A distanza di un mese, diverse decine di operaie dello stabilimento molisano danno vita a un comitato promosso da Fiom-Cgil.

«E' una sorta di sodalizio che intende sollecitare alla direzione aziendale più flessibilità nei turni. Orari che consentano alle donne di conciliare il ruolo di madre con quello di lavoratrici». Le mamme con i figli in età prescolare vengono reimmesse sui tre turni di lavoro senza elasticità. Il timore della Fiat è che l'applicazione di queste facilitazioni (a fronte delle quali peraltro esiste la legge numero 53 del 2000 sui congedi parentali) possa trasformarsi in una sorta di «corsia preferenziale per tutte le mamme». Il personale Fiat di Termoli (3mila dipendenti) è mediamente molto giovane. Un buon numero di lavoratori è stato per anni inquadrato con contratti a tempo determinato, costantemente esposto al rischio del non rinnovo. Fra loro, ci sono tante donne.

A difendere il loro diritto al lavoro e alla maternità c'è anche Barbara Pettine, una rappresentante della segreteria nazionale della Fiom-Cgil. E' stata proprio la sindacalista, nel corso di una recente visita in Molise, a gettare le basi per la creazione del nuovo comitato, organismo che nasce con l'obiettivo dichiarato di difendere il diritto delle donne ad allevare i figli.

«La lettera di Stefania Fantauzzi a Marchionne è emblematica. La lavoratrice ha tradotto l'insopportabilità di un lavoro gestito senza buon senso e senza riconoscere l'obiettività del problema», commenta la sindacalista Fiom. Da Termoli, l'idea del comitato si sta estendendo ad altri stabilimenti industriali italiani. E, il 22 gennaio prossimo, il sodalizio molisano sarà presentato ufficialmente. Le iscritte hanno chiedono di essere rappresentate da tutte le Rsu aziendali presenti in fabbrica. Quel giorno, arriveranno a Termoli anche i delegati dagli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano. Tutti con l'idea di poter gestire meglio lavoro e genitorialità. Intanto, Stefania Fantauzzi continua a fare il primo turno di lavoro dalle 6 alle 14. L'operaia, originaria di Sulmona, fa i salti mortali per crescere i suoi figli, due dei quali molto piccoli. Il marito lavora a distanza di centinaia di chilometri. La sua non è però un'eccezione. Nella stessa situazione si trovano molte altre giovani donne. Non a caso, al neo comitato, hanno aderito già tante iscritte.

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