Manovra Monti: colpite le pensioni, sale l'Iva, torna l'Ici

5 Dicembre 2011

Le misure in un decreto: tassa sui capitali rientrati, abolite le giunte provinciali

ROMA. Una manovra da 20 miliardi netti (30 lordi) con cifre, ha detto il viceministro dell'Economia Grilli, che rispecchiano in toto le richieste della Commissione europea. Insomma, l'Italia ha fatto i "compiti a casa" come chiedeva l'Unione europea, con nuove tasse, tagli, ma anche molti interventi per riuscire a centrare il mix risanamento-crescita. Pensioni, Iva, tassa sulla casa, sono le voci principali, ma a sorpresa (viste le anticipazioni di questi giorni) nessun intervento sulle aliquote Irpef. Le misure di entrata sono invece di circa 30 miliardi lordi con impieghi soprattutto a sostegno dell'economia: Ace, Irap, sostegno trasporto pubblico locale, fondo garanzia a sostegno piccole e medie imprese, fondo per riattivare fondi europei. «Spesso sono state fatte manovre di salvataggio di settori - ha detto il premier Mario Monti in conferenza stampa - questa la potete chiamare manovra salva-Italia».

Pensioni. Estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori, abolizione delle finestre mobili e assorbimento di questi periodi nell'età effettiva di pensionamento. Aumento delle aliquote sugli autonomi ma soprattutto una stangata sulle pensioni di anzianità. Viene introdotto un sistema flessibile che va dall'uscita a 62 anni fino ai 70 anni. L'età minima per gli uomini dal 2012 sarà di 66 anni, gli autonomi a 66 anni e mezzo. Per le donne del settore privato dal 2012 in pensione a 63 anni, dal 2018 a quota 66 come gli uomini (64 nel 2014, 65 nel 2012). Abolite le quote (la somma età più contributi) dal 2012 si esce dal lavoro in anticipo solo con almeno 41 anni di contributi per le donne, e 42 per gli uomini. Per gli autonomi 41 anni e mezzo e 42 anni e mezzo. La fascia flessibile per le donne sarà tra i 63 e i 70 anni e tra i 66 e i 70 per gli uomini. Vantaggi per chi ritarda l'uscita, penalità per chi esce prima. Infine il blocco delle rivalutazioni, che ha fatto commuovere il ministro Fornero durante la conferenza stampa. Congelate nel 2012 e nel 2013 le pensioni rispetto all'inflazione, ma grazie ai proventi dal bollo sullo scudo fiscale, la rivalutazione resterà per le pensioni minime (480 euro) e fino al doppio della minima.

Costi della politica. Una drastica riduzione dei consigli provinciali e l'eliminazione delle giunte provinciali. Uno svuotamento delle Province che resteranno con dieci consiglieri, ma non l'eliminazione che ha un rilievo costituzionale e non poteva essere fatto in questo passaggio. Monti, che ha comunicato che rinuncerà allo stipendio da presidente del consiglio e da ministro dell'Economia, ha sostenuto che sono allo studio altri provvedimenti per ridurre i costi della politica.

Iva. L'aumento dell'Iva ci sarà e sarà di due punti percentuali, ma a copertura della clausola di salvaguardia «solo nel caso sia necessaria», dal primo settembre del 2012.
La clausola di salvaguardia riguarda la messa in sicurezza delle manovre precedenti e nel 2012 costerà 4 milioni di euro.

Capitali scudati. Il governo ha deliberato un intervento una tantum per i capitali fatti rientrare in Italia con il cosidetto scudo fiscale. «Questi interventi hanno valore di giustizia e di contributo al sacrificio» ha detto Monti. Sui capitali sarà pagata una imposta dell'1,5%. Mentre il governo si è detto favorevole a una tassazione delle transazioni finanziarie, «certo non è un singolo Paese che può prendere un provvedimento del genere» ha detto Monti. L'imposta di bollo dei conti correnti viene estesa a tutti i titoli e a tutte le attività finanziarie.

Imu. Arriva dal 2012 l'Imposta municipale e riguarda anche l'abitazione principale e le pertinenze della stessa. L'aliquota ordinaria è dello 0,76%, mentre per l'abitazione principale è ridotta allo 0,4%. Ma ci potranno essere aumenti da parte dei Comuni dello 0,2% in caso di abitazione principale, o dello 0,3%.

Tassa sul lusso. Supercar, barche sopra i dieci metri, aerei ed elicotteri privati saranno tassati.

Addizionali. Per le Regioni è previsto un aumento dell'aliquota addizionale Irpef dallo 0,9% all'1,23%.

Accise benzina. Le Regioni potranno finanziare il trasporto pubblico locale con una accisa sui carburanti: più un cent al litro.

Enti tagliati. L'Agenzia per il terzo settore, l'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, l'Ente nazionale per il microcredito, l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, sono soppressi a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto. Scure anche sulle autorità indipendenti. Dalla Consob all'Antitrust i componenti delle società passeranno da 50 a 28.

Lotta all'evasione. Viene attuato un pacchetto antievasione che prevede il divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai mille euro, i pagamenti telematici per la pubblica amministrazione, una fiscalità di favore per le imprese individuali e artigiani che consenta l'emersione.

Crescita. Liberalizzazioni per alcuni settori, tra cui il settore farmaceutico (con l'intera fascia C dei farmaci aperta alla concorrenza), i trasporti (per il cui settore verrà creata un'Autorità apposita), e per gli orari degli esercizi commerciali. Il ministro dello Sviluppo economico Passera ha annunciato che martedì prossimo ci sarà una riunione al Cipe e che grazie alle nuove regole sulla realizzione delle infrastrutture varate con la manovra si sbloccheranno progetti per alcune decine di miliardi. La dotazione del fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa è incrementata di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013.

Imprese. In arrivo sgravi Irap sul costo del lavoro (sui risultati delle imprese), misure volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture potenziando l'intervento dei privati. E' stato deciso un primo intervento fiscale per favorire chi mette capitali nell'azienda per crescere e fare investimenti, attraverso una sigla che si chiama Ace.

Defiscalizzazione dell'impatto dell'Irap sui risultati dell'azienda, e rafforzato il fondo di garanzia per assicurare 20 miliardi di credito alle piccole e medie imprese. Vengono inoltre favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici con uno stanziamento di 1,5 miliardi nel 2012 e 2 miliardi nel 2013 e 2014. Previsti con l'Irap interventi a favore di donne e giovani per un miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo considerato.

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