No ai tagli, lunedì si fermano i ferrovieri

3 Giugno 2011

Treni a rischio in tutta la regione: «Abruzzo penalizzato»

PESCARA. Treni a rischio lunedì, al rientro dal ponte, in Abruzzo. I sindacati (le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Ugl-Trasporti Fast-Ferrovie) proclamano lo sciopero dei dipendenti Trenitalia per protestare contro i tagli «e a difesa della dignità del trasporto ferroviario in Abruzzo» L'astensione dal lavoro sarà di di 8 ore, dalle 9 alle 17, e interessa il personale dipendente dalla Direzione regionale Abruzzo di Trenitalia. La protesta è a causa «della grave carenza di personale che nell'immediato potrebbe determinare la cancellazione di numerosi collegamenti ferroviari, oggi garantiti dal senso di responsabilità dei ferrovieri».
Secondo i sindacati alla cronica carenza di addetti alla manovra e alle biglietterie si aggiunge la mancanza di oltre 30 unità tra capi treno e macchinisti, «professionalità notoriamente indispensabili per far circolare i treni».

«Nonostante i numerosi incontri che si sono tenuti con i responsabili di Trenitalia non si è riusciti a trovare le necessarie risposte per risolvere la vertenza», aggiungono, «anzi nell'ultima riunione la società, in risposta alla rivendicazione del sindacato di procedere ad assumere nuovo personale ha dichiarato che provvederà ad assegnare i servizi ad altri impianti delle regioni limitrofe».

Per i rappresentanti sindacali al danno si aggiunge la beffa: «Il lavoro della nostra regione, quello derivante dal contratto di servizio stipulato con Trenitalia dall'assessorato ai Trasporti lo scorso gennaio pagato con le nostre tasse, andrà probabilmente a dare occupazione in altre regioni mentre i nostri giovani andranno ad aumentare il dato assai preoccupante della disoccupazione». Viene fatto notare come nel recente Piano d'impresa 2011-2015 del Gruppo Ferrovie dello Stato, l'Abruzzo, alla stregua del Molise, rimanga fuori dal circuito dell'alta velocità essendo i treni veloci, o «Frecce», limitati ad Ancona.

«I ferrovieri abruzzesi il 6 giugno faranno sentire forte le grida di protesta, l'auspicio», concludono le segreterie regionali, «è che le istituzioni, la politica, la società civile tutta si uniscano ai lavoratori facendo propria una vertenza che tocca tutti, in particolare la dignità dell' Abruzzo».

Un passo in questo senso c'era stato nei giorni scorsi quando leùRegioni del centro Italia e quindi pure l'Abruzzo hanno presentato un pacchetto di proposte per migliorare e potenziare la mobilità ferroviaria. del Centro Italia. Lo hanno presentato i presidenti delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche e Toscana alla riunione con il ministro delle Infrastrutture e i rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (Rfi). L'Abruzzo ha chiesto in particolare l'adeguamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, «Il ministro», ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, «si è impegnato a recepire nelle intese delle cinque regioni le opere che le stesse regioni hanno presentato al tavolo. Mi sembra un primo passo importante che apre la strada ad uno sviluppo organico del trasporto ferroviario del Centro Italia». (a.mo.)

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