6 agosto

Oggi, ma nel 1806, a Ratisbona, nella Germania bavarese, Francesco II era costretto all’abdicazione da parte di Napoleone Bonaparte e così terminava l’esistenza del cattolicissimo Sacro romano impero, che ufficialmente verrà sciolto l’11, la cui esistenza era cominciata a Roma, nella basilica di San Pietro, il 25 dicembre 800, con l’incoronazione di Carlo Magno, già re dei franchi e sovrano dei longobardi, quale imperatore dei romani da parte di Papa Leone III essendosi venuta a creare la situazione del trono vacante in quanto usurpato dalla bizantina Irene Sarantapechaina d’Atene che si era autoproclamata basilissa dei Romei, ossia imperatrice romana d’oriente, il 19 aprile 797.
La scelta di Francesco II era necessaria per evitare l’invasione da parte delle truppe transalpine e per poter conservare comunque il titolo imperiale austriaco da lui creato l’11 agosto 1804 e assunto in qualità di Francesco I. L’ultimo della casata degli Asburgo insignito del vessillo del "Das alte Reich" (nella foto, particolare, la corona voluta da Ottone I il 2 febbraio 962, conservata nel complesso Hofburg di Vienna, rielaborazione grafica da litografia presumibilmente del 1796, dall'archivio Bridgeman/Meisterdrucke) pronunciava queste parole: «Con la presente dichiariamo quindi che consideriamo sciolti i vincoli che, fino ad ora, ci hanno tenuti insieme al corpo dell’Impero germanico, che consideriamo estinto dalla formazione della Confederazione del Reno [fondata appunto dal condottiero corso il 12 luglio di quel 1806, con sede a Francoforte, sottraendo già in prima istanza 16 Stati all’amministrazione del Sacro romano impero, nda] e con esso l’ufficio e la dignità di sovrano dell’impero; e per questo ci consideriamo liberi da tutti i nostri doveri verso questo impero».
Cessava così d'esistere, dopo oltre un millennio, quello che era stato reputato essere stato il più vasto e glorioso agglomerato di territori dell’Europa centrale ed occidentale. Che aveva ricompreso: Francia, Italia, Austria, Germania, Croazia, Belgio, Liechtenstein, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Slovacchia, Slovenia, Paesi Bassi, Svizzera, Città del Vaticano e San Marino. Dal punto di vista pratico, tuttavia, la notizia non destava particolari stupori. Poiché l’istituzione era stata da tempo svuotata dei poteri reali. Sotto l’aspetto morale, invece, il "Sri" aveva costituito un’entità dal significato non solo religioso, ma anche spirituale. L’aquila bicipite aveva sempre idealmente mantenuto le radici affondate in quel provvedimento papalino assunto nella mistica notte di Natale già menzionata che aveva dato pieno mandato al massimo esponente carolingio non solo di governare, ma soprattutto di vegliare sulla cristianità.