Ospedali, l’Idv all’attacco «Il ministro Fazio parla senza cognizione di causa»

Il parlamentare Di Stanislao: grave l’atteggiamento subalterno della maggioranza di centrodestra alla Regione

PESCARA. «Fazio ha parlato più da commissario della sanità abruzzese che da ministro della Salute. La realtà abruzzese non è assimilabile a modelli preconfezionati a Roma per cui quanto esternato dal ministro Fazio è da inserire nel novero delle boutade dal momento che lo stesso parla senza cognizione di causa». E’ quanto sostiene Augusto Di Stanislao, in un’interrogazione parlamentare.

A spingere il deputato abruzzese dell’Italia dei valori sono le dichiarazioni del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che, giovedì durante un convegno a Pescara, ha annunciato - con un video-messaggio - la necessità di ridurre da 22 a 9 gli ospedali nella regione entro il 2012. Un annuncio che ha innescato forti critiche alla maggioranza di centrodestra in Regione, da parte del Partito democratico che, per bocca del suo capogruppo in consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, ha chiesto le dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni.

«Caratteristiche orografiche», dice Di Stanislao nella sua interrogazione, «condizioni socio-ambientali, carenza di infrastrutture e mobilità non all’altezza a cui bisogna aggiungere le forti penalizzazioni di cui sempre risentono le aree interne della Regione, sconsigliano di dare fiato alle opinioni rese ancor più gravi se espresse dal ministro della Salute». Di Stanislao chiede al ministro «qual è l’idea della sanità che il suo Dicastero ha e se possa invadere le prerogative della Regione in materia sanitaria».

«Grave», conclude l’esponente dell’Italia dei valori, «è l’atteggiamento subalterno del governo e della maggioranza di centrodestra alla Regione che intendiamo contrastare con iniziative e proposte alternative per rendere giustizia al bisogno di salute che c’è in Abruzzo e per ridare credibilità alla politica abruzzese che il centro destra al Governo regionale ha profondamente screditato».

Di Stanislao, infine, chiede di sapere «che cosa significa che gli ospedali in Abruzzo passeranno da 22 a 9 entro il 2012 e che cosa il ministro intenda quando in taluni casi parla di riconversione ed in altri di riqualificazione».

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