Parco costiero, firmato l'accordo

La Ferrovia cede per 7,5 milioni le aree di risulta alla Provincia di Chieti

PESCARA. Un'opzione d'acquisto per 7,5 milioni di euro consente alla Provincia di Chieti di entrare in possesso a pieno titolo delle aree dismesse della ferrovia adriatica e di avviare il progetto della via Verde lungo il litorale dei trabocchi. Prende corpo il Parco della costa teatina, grazie all'accordo siglato ieri, a Roma, nella sede del dipartimento per lo sviluppo delle Economie territoriali (Diset). Presenti il governatore Gianni Chiodi, il presidente della amministrazione provinciale teatina, Enrico Di Giuseppantonio, e una nutrita delegazione di sindaci da Francavilla a Vasto.

Un'intesa già definita storica. Entro 120 giorni, si potrà infatti cominciare a operare
concretamente per la valorizzazione dell'ex tracciato ferroviario con la realizzazione di un percorso ciclopedonale. L'accordo prevede che la Provincia, alla scadenza del comodato d'uso iniziale, verserà alle Ferrovie dello Stato 7,5 milioni di euro, frutto della dotazione finanziaria dei Fas che la Regione ha destinato a questo progetto ritenendolo strategico e prioritario per l'Abruzzo.

«E' un protocollo storico», commenta Di Giuseppantonio, «perché dopo due anni di trattative, Comuni, Provincia e associazioni sposano una grande idea di turismo. E' storico perché dopo una lunga e laboriosa trattativa abbiamo convinto le Ferrovie, che chiedevano 50 milioni di euro, a trovare l'accordo su un prezzo decisamente più accessibile. Personalmente sono felice», prosegue Di Giuseppantonio, «perché ho cominciato a interessarmi di questo progetto fin dal 2007, quando ero sindaco di Fossacesia, e oggi dopo tanti anni siamo arrivati alla conclusione della trattativa». Un risultato ottenuto anche grazie al coordinamento di un abruzzese, il consigliere di stato Alessandro Di Loreto, che è capo del Diset.

Accordo che naturalmente prevede delle clausole. A cominciare dai tempi di scadenza del contratto di compravendita che, se non saranno rispettati, costringerebbero la Provincia a restituire immediatamente le aree di risulta alle Ferrovie, a meno di ulteriori proroghe.

Nella progettazione della via Verde sono programmati interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente con una forte limitazione per i nuovi fabbricati, oltre alla valorizzazione del paesaggio costiero e alla realizzazione di strutture di accesso al tracciato ciclopedonale.

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