Pedaggi, scontro in commissione

Il governo non si presenta all'incontro, rinviato il voto sulla risoluzione sull'Asse attrezzato. Prima ipotesi per la modalità di pagamento: Tutor con versamento tramite bollettino

PESCARA. Governo assente e rinvio del voto delle risoluzioni sui pedaggi delle tratte a gestione Anas tra cui la Chieti-Pescara, previsto in commissione Ambiente della Camera. A comunicare l'assenza del viceministro Roberto Castelli è stato il presidente della commissione Angelo Alessandri, che ha anche trasmesso la richiesta del governo di rinviare il voto. In commissione tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e d'opposizione erano al completo, visto che in calendario c'era il voto delle risoluzioni sui pedaggi, nonché la discussione della proposta di legge Reguzzoni sulla regionalizzazione dell'Anas, che prevede anch'essa il pedaggiamento delle tratte a gestione diretta Anas.

Tino Iannuzzi primo firmatario della risoluzione del Pd contraria ai pedaggi ha criticato l'assenza di Castelli: «E' un balletto indecoroso, con il governo che cambia sempre posizione. Prima Matteoli ha escluso i pedaggi, poi ha detto che era favorevole, poi ha aggiunto che andavano esclusi i pendolari, e infine Castelli ha espresso parere contrario alla nostra risoluzione. Una posizione, questa, che speriamo sia rivista».

Sulla proposta di legge di Reguzzoni, su cui la scorsa settimana il ministro Matteoli aveva mandato un parere negativo, è proseguita con qualche intervento la discussione. Poi il sottosegretario Bartolomeo Giachino ha annunciato che la prossima seduta riferirà se il «no» di Matteoli è definitivo o meno.

Intanto, secondo quanto comunica il segretario del Pd di Pescara Stefano Casciano, l'ipotesi
più plausibile sulle modalità di pagamento, ad oggi, è quella di inserire sul raccordo un sistema Tutor, che registri i numeri delle targhe che ogni giorno percorrono l'Asse. «Il pagamento da parte dei cittadini, a questo punto», dice Casciano, «dovrebbe avvenire tramite bollettino postale. Chiunque non ottemperasse al pagamento, sarebbe facilmente rintracciabile, dunque, e verrebbe sanzionato con una multa. E' chiaro che lo scenario che ci si prospetta è oltremodo allarmante: non solo gli automobilisti della nostra regione saranno costretti a pagare un pedaggio, ma anche ulteriori costi per i bollettini».