Perdonanza, Mastrogiurato e Interamnia: ecco i tagli per coprire il buco sanità

23 Luglio 2025

La bozza di bilancio della Regione azzera i fondi: senza soldi le rassegne simbolo. La Film commission perde 300mila euro, meno 67% per i danni dei cinghiali

​​​​​PESCARA. L’elenco dei tagli contenuti nella bozza di bilancio della Regione Abruzzo è lungo: fondi dimezzati per le manifestazioni simbolo come la Perdonanza celestiniana dell’Aquila e il Mastrogiurato di Lanciano; un taglio netto del 71% alla Film commission d’Abruzzo che perde 300mila euro; contributi ridotti anche per il Teatro Marrucino di Chieti e per la sua storia lunga 207 anni. È l’effetto del disavanzo della sanità che incide sui settori chiave: secondo una stima del Pd, la manovra del centrodestra vale 200 milioni di tagli. Siccome è sempre la somma che fa il totale, si arriva a questi 200 milioni calcolando 46 milioni ridotti nei lavori pubblici, cultura, formazione e turismo, agricoltura, politiche sociali e giovanili e altri 157 milioni nel settore della sanità.

ADDIO RASSEGNEE SIMBOLO?

Soltanto per il 2025, il bilancio regionale prevede meno contributi per le feste che hanno fatto la storia abruzzese: per la Perdonanza e per il Mastrogiurato, si annunciano tagli che sfiorano il 60%: il Comune dell’Aquila anziché ricevere 15.188,38 euro, cifra inizialmente prevista, per la Perdonanza celestiniana, uno tra gli appuntamenti più sentiti tanto che nel 2022 è stato Papa Francesco ad aprire la Porta Santa nella basilica di Collemaggio, avrà appena 6.241,80 euro: è un taglio del 58,90%. Stessa storia per il Mastrogiurato di Lanciano: l’associazione culturale Il Mastrogiurato, che dal 1981, dall’ultima domenica di agosto alla prima di settembre, riporta la città ai tempi del Medioevo, avrà gli stessi 6.241,80 euro a fronte dei 15.188,38 euro previsti all’origine (meno 58,90%).

TAGLIO RECORD A TERAMO

Un taglio ancora più profondo, pari all’85,76%, incide su un’altra manifestazione storica, la Coppa Interamnia di Teramo di pallamano che quest’anno festeggia la 52ª edizione: dalla Regione, anziché 33.237,37 euro, ne arriveranno appena 4.732,77 per «i costi diretti e indiretti». «Una scelta incomprensibile e miope», protesta il consigliere Pd Dino Pepe, «proprio per il valore di inclusione, pace e dialogo tra i popoli. L’ennesimo taglio alla provincia di Teramo che evidentemente ha una presenza debole nella giunta Marsilio».

È TUTTO UN FILM

La fondazione Film Commission d’Abruzzo passa da 425.762,15 a 123.463,94 euro con una decurtazione di 302.298,21: meno 71% all’ente che dovrebbe «sviluppare l’industria cinematografica, televisiva e audiovisiva in Abruzzo per raggiungere traguardi culturali, economici, occupazionali e contribuire alla valorizzazione di questo territorio».

CINGHIALI SENZA RISTORI

Anche l’agricoltura paga dazio: meno 67% ai contributi per fronteggiare i danni della fauna selvatica; dimezzati i fondi per consulenze nella zootecnia; meno 241mila euro per il Consorzio bonifica Fucino (-61,05%); e meno fondi ai Comuni.

SCONTRO ALL’EMICICLO

Sono questi i grandi numeri che terranno banco nel consiglio regionale sull’assestamento di bilancio in programma probabilmente il 5 agosto all’Aquila: il Pd parla di tre anni di tagli, dal 2025 al 2027. Ma secondo il capogruppo Silvio Paolucci e gli altri del gruppo consiliare, «la situazione è fuori controllo» e potrebbe precipitare fino a un altro rincaro delle tasse: il buco della sanità misura 113 milioni soltanto per il 2024 e il quadro potrebbe essere lo stesso anche per il 2025. «E allora», dicono dal Pd, «ci chiediamo cosa accadrà quando dovrà essere coperto anche un altro disavanzo abissale in arrivo, quello del 2025». E i Dem chiedono «chiarezza e un’assunzione di responsabilità, rilanciando la richiesta di un confronto urgente nelle commissioni».