Pescara è tra le 50 città più inquinate

Ma quest'anno in classifica spunta anche Teramo con la centralina di Porta Madonna

PESCARA. Città sotto la cappa delle polveri sottili e assediate dallo smog. A Pescara la situazione più allarmante in Abruzzo, ma dati poco confortanti arrivano anche dalla centralina di monitoraggio di Teramo, in piazza Madonna. E' il quadro che emerge dal dossier Mal'aria, realizzato da Legambiente, con Pescara collocata tra le prime 50 città più inquinate d'Italia. Quest'anno, compare anche Teramo tra i centri a maggior rischio smog, visto che sono stati già 17, a gennaio, i giorni in cui si è superato il limite di guardia.

Nella classifica dell'ultimo rapporto, in prima fila troviamo Brescia e Milano, già fuorilegge per le polveri sottili nel 2011. Seguono Monza e Frosinone, con 35 superamenti. A richiamare l'attenzione sul pesante inquinamento atmosferico che affligge le città italiane è Legambiente che, con il portale www.lamiaaria.it, ogni anno tiene d'occhio i livelli delle polveri sottili nell'aria e sollecita interventi mirati alla loro riduzione. «I dati che raccogliamo», afferma Stefano Ciafani, responsabile scientifico, «ci raccontano, purtroppo, sempre la stessa storia: una situazione cronica e molto preoccupante. Sono 12 mesi che si parla e si promette un pacchetto nazionale di misure antismog, ma il decreto legge predisposto dal ministero dell'Ambiente, che doveva essere approvato prima di Natale, ancora giace nel cassetto. Un provvedimento urgente per ridurre i rischi sanitari, ma pensato anche per abbattere l'inquinamento e la pesante multa europea. E' chiaro a tutti», prosegue Ciafani, «che l'emergenza smog dipende da una colpevole mancanza d'investimenti tali da cambiare il modo di spostarsi e di vivere dentro le città».

«Le forze politiche non possono limitarsi a denunciare i dati che leggono sul sito dell'Arta», commenta Antonio Sangiuliano di Legambiente, «dovrebbero invece impegnarsi a favorire un intervento sulla mobilità integrata, vedendo finalmente Pescara per quella che è: un'area metropolitana che necessita di un piano di mobilità capace di potenziare il trasporto pubblico e di contenere l'utilizzo dei veicoli privati incentivando gli spostamenti con mezzi a basso impatto ambientale. Il tutto, se sorretto da un sistema di parcheggi di interscambio periferici, andrà anche a favorire un turismo sostenibile che potrà spostarsi in aereo e in treno, perché potrà avvalersi più facilmente della mobilità leggera».

Il dossier Mal'aria 2011 è scaricabile da www.legambienteabruzzo.it. (f.c.)

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