in abruzzo

Petrolio, previsti altri 4 nuovi pozzi

Ok del ministero dell’Ambiente a Edison che adesso aspetta il via libera definitivo del Mise. Il Forum: fate ricorso

PESCARA. La piattaforma petrolifera Rospo Mare B di Edison si arricchirà presto di 4 nuovi pozzi al largo di Vasto. Dopo l’ok dei Beni culturali, il ministro dell'Ambiente ha rilasciato il decreto di compatibilità ambientale, per cui adesso Edison aspetta il definitivo via libera da parte del ministero dello Sviluppo economico.

I quattro nuovi pozzi (tre in profondità e un “dreno” in orizzontale) si andrebbero ad aggiungere agli attuali 12 della piattaforma Rospo Mare B e ai trenta che fanno riferimento all’intero giacimento attivo dal 1982 a circa dieci miglia dalla costa. Non è prevista alcuna nuova piattaforma, restano le tre attuali del campo petrolifero. Edison aveva avviato la pratica nel 2008 per ottimizzare il giacimento e recuperare parte dei petrolio che si è addensata sotto il fondale.

Per il Forum abruzzese movimenti per l'acqua è una «follia»: «Siamo a 10 nuovi pozzi nella zona antistante la Costa teatina entro le 12 miglia», scrive in riferimento alle domande per Elsa 2 di Petroceltic (a 7 km da Ortona)e per Ombrina Mare (6 km al largo di San Vito)di Rockhopper: «Gli enti facciano ricorso, i cittadini si mobilitino». Secondo il Forum H2o I i nuovi pozzi dovrebbero funzionare per 25 anni: «Si tratta di operazioni a controllo remoto che non creano un solo posto di lavoro, a beneficio esclusivo di Edison, l'azienda coinvolta nelle bonifiche a Bussi sul Tirino che restano al palo grazie ai continui e vittoriosi ricorsi nei tribunali da parte dell'azienda».

Da parte dell’azienda si ricorda che con la produzione i profitti si traducono in tasse e royalties che vanno alla Regione, e che l’intero giacimento di rospo Mare non ha mai avuto problemi.

«Il commissario governativo chiamato dallo stesso ministero dell'Ambiente a varare il perimetro del Parco della costa teatina rischia di far nascere un'area protetta con tanti buchi e trivelle», aggiunge il Forum osservando come il Decreto contenga numerose criticità procedurali e di contenuto: «Il parere del Comitato Via è quello del 2009».

Intanto M5S annuncia per sabato 25 una manifestazione transfrontaliera di “resistenza” alla trasformazione dell’Adriatico in un campo di raccolta del petrolio. (a.mo.)