Monsignor Tommaso Valentinetti

Preti pedofili, Valentinetti: "Bergoglio dà fastidio. Contro di lui l'alta Finanza"

L'arcivescovo metropolita di Pescara-Penne intervistato dal Corriere della Sera replica all'attacco di monsignor Viganò contro il Papa: frasi gratuite e fango

PESCARA. "Bergoglio dà fastidio, dietro questi attacchi ci sono forze oscure": sono le dure parole che l'arcivescovo metropolita di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, ha rilasciato in un'intervista al Corriere della Sera in replica alle affermazioni di monsignor Luigi Viganò e il suo dossier contro il Papa.

Carlo Maria Viganò, ex nunzio a Washington, è arrivato a chiedere le dimissioni del Papa, parlando al vaticanista Rai Aldo Maria Valli da un rifugio segreto. A quanti sostengono che sarebbe animato da rancori personali nei confronti del Pontefice, Viganò replica: "Non ho mai avuto sentimenti di vendetta o di rancore in tutti questi anni in cui sono stato messo alla prova da tante calunnie e falsità sul mio conto". "Anche gli ecclesiastici hanno le loro debolezze e se ne fanno portavoce", ribatte monsignor Valentinetti rispondendo alle domande di Virginia Piccolillo che qui riportiamo.

 

 

Monsignore, che cosa sta accadendo? "Per un profano, un Papa che afferma nel suo viaggio pastorale cose importanti proprio a proposito degli abusi su minori e un ecclesiastico che sostiene di averlo avvertito degli abusi e che lui non si è mosso. La confusione è massima, ma il problema è diverso".

Ovvero? "Quante denunce riceve il Papa? La realtà della Chiesa è talmente poliedrica che anche una persona che dispone degli uffici curiali ha bisogno di tempo per verificare almeno la verosimiglianza di un'accusa. Poi si inizia l'intervento necessario. Allora mi sembra che siamo di fronte a un voler dire cose gratuite, giusto per buttare fango sulla persona del Papa".

Valentinetti risponde nell'intervista che Bergoglio ha fatto moltissimo sui preti pedofili, "nel solco di quanto iniziato da Benedetto Xvi". "Arrestarli spetta a noi solo se il delitto avviene in Vaticano, ed è stato già fatto. La scomunica è già in quel delitto contro l'umanità e contro Dio. E il Papa li sta allontanando".

Lo accusano di essersi contraddetto. "Perché porta avanti un ministero petrino particolarmente profetico. Ripropone vangelo senza se e senza ma. Sulla carità, sulla giustizia, sui poveri, sull'ambiente, sulla famiglia, sulla misericordia e sul perdono. Questo dà fastidio. Crea problemi".

Le forze oscure, quali sono? "La grossa finanza, chi vuole continuare a sfruttare senza scrupoli la terra. Dietro gli attacchi, anche questo, ci sono loro. D'altra parte, i petrolieri o grossi gestori della finanza che non hanno scupoli ad affamare i popoli poveri con debiti gravosi mai solvibili, come possono amarlo?".

Ma l'attacco viene da un arcivescovo. "E si meraviglia? Io no. Hanno le loro debolezze. E Papa Giovanni non venne censurato dal cardinal Ottaviani? E c'è stato uno più contestato di Paolo VI o di monsignor Romero che ora verrà fatto santo?".

Lo accusano di aver sbagliato nomine. "Ma chi lo dice spesso è qualche carrierista che voleva quel posto. le critiche vengono sempre da un certo mondo, guarda caso".

Monsignor Viganò dovrebbe essere punito? "Ci si può lasciar trasportare nella spiurale delle contestazioni o andare avanti nella pace. E papa Francesco è l'uomo più felice della terra: mangia, beve, dorme, prega e vive il suo ministero con tanta serenità".