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Prof di sostegno, ecco 900 posti

Cattedre e trasferimenti: si apre la speranza di restare per i 386 insegnanti destinati al Nord, ma solo per chi è specializzato

L’AQUILA. «Sono in arrivo circa 900 posti aggiuntivi di sostegno in deroga che possono permettere di restare in regione almeno per un anno ai docenti che hanno l'abilitazione ad hoc e che sono stati spediti al Nord dall'algoritmo utilizzato dal ministero dell'Istruzione per gli ultimi trasferimenti». Ad assicurarlo è Cinzia Angrilli, segretario regionale Cgil scuola, che apre uno spiraglio per una parte di quei 386 docenti abruzzesi che il primo settembre devono andare a prendere servizio fuori regione.

Le cattedre in deroga, stando agli ultimi incontri tra Ufficio scolastico regionale e sindacati, dovrebbero essere disponibili entro la settimana, in modo da poter essere utilizzate per le prossime operazioni di assegnazioni provvisorie. Una boccata d'ossigeno per molti insegnanti che sono stati assunti a tempo indeterminato lo scorso anno in fase C (l'ultima del piano straordinario di immissioni previsto dalla legge 107 del 2015 "Buona scuola" di Renzi), ricoprendo in gran parte dei casi posti molto vicini alla propria residenza e che in questi giorni, in seguito alle operazioni di mobilità, hanno saputo che la propria destinazione è fuori regione. Si tratta di 386 docenti, più del 40% del totale degli insegnanti, già pronti a fare le valigie per un posto di lavoro al Nord. «Si tratta del 42,18 per cento dei docenti perché coloro che avevano fatto domanda erano 915: quasi la metà, una percentuale troppo alta, un esodo non giustificabile e che va contro i numeri di propaganda che erano stati diffusi dal governo», ha denunciato il segretario regionale della Cisl scuola, Davide Desiati.

Un problema che ha investito tutto il Centro-Sud Italia, che da decenni combatte contro la carenza di cattedre. «Speriamo di riuscire ad arginare l'emorragia di docenti con le assegnazioni provvisorie», commenta Cinzia Angrilli. «Quelle che saranno messe a disposizione sul sostegno saranno cattedre libere per un solo anno, ma che comunque permetteranno a molti di non partire. Entro la settimana dovrebbero arrivare le prime 700-800 deroghe. Ed entro il prossimo mese altre 200 cattedre almeno».

Circa 900 posti su ogni ordine e grado di scuola (dall'infanzia alle superiori) che possono “salvare” molti, ma non tutti: restano fuori da questi giochi, infatti, gli insegnanti non abilitati sul sostegno.

«Sarebbe importante che le scuole avessero subito a disposizione questi docenti di sostegno, di cui hanno effettivo bisogno», continua la sindacalista, «in modo che non si creino difficoltà nell'avvio dell'anno scolastico, soprattutto per gli alunni disabili. Lo scorso anno gli ultimi posti di sostegno sono stati dati a maggio. Il contingente definitivo è stato molto alto, ma non è stato possibile utilizzarlo tutto fin da subito, anche perché alcuni uffici scolastici provinciali non hanno terminato le operazioni per la richiesta delle cattedre in tempo per l'avvio dell'anno scolastico. Lo stesso può accadere quest'anno, ma la situazione è molto più delicata soprattutto per chi è stato assegnato fuori regione. Su queste cattedre, infatti, saranno fatti gli spostamenti dell'assegnazione provvisoria».

Ad avere maggiori chance di restare vicino a casa sono le madri con bambini piccoli. La valutazione del punteggio per le assegnazioni provvisorie viene effettuata considerando esclusivamente le esigenze di famiglia. E non saranno considerati, ai fini del punteggio spettante, il servizio maturato e i titoli posseduti dal docente.

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