Sanità, trasporti, cultura e sport: l’opposizione è pronta alla battaglia

Regione, in arrivo la legge di bilancio. Il Patto per l’Abruzzo presenta la ricetta, tutti gli emendamenti in vista del consiglio di domani
PESCARA. In Regione i soldi, di questi tempi, scarseggiano. E se tra tagli e controtagli causati dal deficit l’Abruzzo è costretto a tirare la cinghia anche nel 2026, l’opposizione promette di fare tutto il possibile per provare a «sanare le storture del centrodestra». Alla vigilia della discussione infuocata sulla legge di bilancio che aspetta il consiglio regionale, il Patto per l’Abruzzo presenta la sua ricetta per la manovra. Sarà una battaglia sugli spiccioli, perché, come ha ammesso l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri in prima commissione, «la maggior parte delle risorse sono vincolate». A pesare sulla capacità di manovra dell’esecutivo sono soprattutto i 170 milioni di euro congelati tra disavanzo sanitario e Patto di stabilità. «Una crisi senza precedenti», dice il leader della minoranza Luciano D’Amico, «accompagnata da un bilancio privo di una visione strategica e del tutto incapace di affrontare le criticità strutturali dell’Abruzzo. Quella illustrata dall’assessore non è una manovra di bilancio, ma un esercizio contabile che scarica il peso sulle famiglie e sulle imprese: nuove tasse, tagli lineari ai servizi e ricorso all’indebitamento. Una scelta che non solo non risolve i problemi, ma rischia di compromettere la sostenibilità economica della Regione nel medio periodo».
IL BIGLIETTO UNICO
La prima proposta dell’opposizione per mettere una pezza «ai danni del centrodestra» è l’introduzione del biglietto unico regionale. Da settimane D’Amico, sull’onda di quanto deciso dal governo spagnolo, martella sulla necessità di introdurre un’offerta del genere. «A un euro e 40, per sostenere l’agevolazione tariffaria, fino alla gratuità, per gli studenti di ogni ordine e grado e delle università», spiegano i consiglieri del Patto, «il biglietto unico semplificherebbe la mobilità dei cittadini, incentivando l’uso del trasporto pubblico locale e tutelando l’ambiente. Importante anche per contrastare lo spopolamento delle aree interne, facilitando la connessione tra territori e riducendo i disagi di chi è costretto a lunghi percorsi».
COMUNI E VIABILITà
L’altra grande battaglia della minoranza è quella in difesa dei Comuni, «stremati dai tagli imposti dal governo Meloni e ormai impossibilitati a svolgere le proprie funzioni essenziali». In aula si richiederà il rifinanziamento del fondo per assicurare la viabilità e la sicurezza stradale, da cui attingere «in proporzione ai chilometri di strade presenti nel perimetro comunale, così come richiesto dai amministratori ascoltati nelle commissioni», spiegano i consiglieri. L’altro emendamento che sarà presentato domani in favore degli enti locali riguarda la creazione di un fondo unico regionale per garantire «una più equa ripartizione di risorse tra i Comuni». Un modo per «superare definitivamente la logica delle “mance”», spiega l’opposizione, «individueremo modalità e procedure di controllo per assicurare la necessaria oggettività e trasparenza nella ripartizione dei soldi, con criteri basati sul numero di abitanti e correttivi che ne valorizzino, da un lato, la piccola dimensione, dall’altro, il disagio delle aree interne».
LOTTA DI sport e CULTURA
In una manovra costruita con la coperta assai corta, la partita politica si gioca non sulle risorse libere – che sostanzialmente non ci sono – ma sulla possibilità che le norme siano finanziate nel caso arrivino maggiori entrate o, più verosimilmente, ridestinando fondi precedentemente assegnati ad altre voci di spesa. E se c’è una materia che, più di tutte, ha rappresentato il campo di battaglia tra maggioranza e opposizione, è la cultura. L’idea del Patto è «rafforzare il fondo unico per la cultura al fine di sostenere le realtà che da anni lavorano sull’offerta culturale abruzzese», così da evitare «la distribuzione ai soliti eventi, grandi nell’assorbire le risorse e estremamente piccoli nella generazione e misurazione dei risultati, quali la Notte dei serpenti, il Festival dannunziano». «La cultura è un patrimonio di tutti e deve generare valore e attrattività in ogni angolo d’Abruzzo», chiosano i consiglieri, che poi puntano il dito contro la decisione della giunta di finanziare con un milione e 220mila euro il Napoli Calcio per il suo ritiro a Castel di Sangro. «Indirizziamoli, piuttosto, al finanziamento degli strumenti previsti nel Testo unico dello sport per sostenere in modo equo e trasparente le realtà sportive dilettantistiche abruzzesi che generano valore sui territori e stimolano più efficacemente il turismo sportivo».
LE ALTRE PROPOSTE
Ma sono tante le proposte del Patto per l’Abruzzo, dall’incremento del fondo per la morosità incolpevole fino alle risorse contro lo spopolamento, passando per il sostegno ai comparti produttivi fino alle comunità energetiche rinnovabili. Tutte, però, scontano gli effetti della mancanza di liquidità nelle casse regionali. In aula sarà una lotta all’ultimo respiro per trovare un compromesso su quelle poche risorse rimaste a disposizione. E non è detto che lo scontro non si allarghi oltre la dialettica tra maggioranza e opposizione: si vocifera di un braccio di ferro in corso nell’esecutivo su voci di spesa particolarmente sensibili per alcuni consiglieri. Quando la coperta è corta e la vogliono tutti, il rischio è che sia tirata da ogni angolo.

