PROTESTA SULLE TASSEGli aquilani a Roma

Presidio a Montecitorio per chiedere la proroga della sospensione delle tasse. Una delegazione è stata ricevuta dal presidente della Camera Gianfranco Fini che ha promesso il suo impegno affinché venga riconosciuto ai terremotati aquilani lo stesso trattamento riservato alle vittime di altre calamità

FOTO I politici al sit-in degli aquilani e la delegazione che si reca da Fini

Ore 17.30 Finito l'incontro con Fini
Esce la delegazione composta da sedici componenti. Il presidente Fini l'ha ricevuta a Montecitorio e ha assicurato il suo impegno anche nei confronti del ministro dell'economia Giulio Tremonti affinché venga riconosciuto ai terremotati aquilani lo stesso trattamento riservato alle vittime di altre calamità. Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha ribadito il fatto che la città non è ripartita economicamente e ha sottolineato l'urgenza di un provvedimento di rinvio del pagamento delle tasse. I rappresentanti di Confindustria e i sindacati Cgil Cisl e Uil hanno fatto il punto della situazione su cassintegrati e ripresa delle attività produttive. Fini: "Quello dell'Aquila è un dramma nazionale e come tale va affrontato". Il presidente ha aggiunto che vi sono due possibilità per sbloccare la situazione: o un emendamento specifico per la situazione aquilana oppure - percorso che al momento viene ritenuto più probabile - un decreto legge che garantisca il rinvio.

Ore 16.55  Delegazione ricevuta da Fini
La delegazione abruzzese, guidata dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e dalla presidente della Provincia Stefania Pezzopane, è entrata a Palazzo Montecitorio per parlare della proroga della sospensione delle tasse con il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Ore 16.25 Marini: il governo onori l'impegno preso nei confronti degli aquilani
In piazza anche l'ex presidente del Senato Franco Marini (abruzzese di San Pio delle Camere): "Battaglia giusta e inziativa positiva da parte dei cittadini aquilani. Per quante difficoltà possa avere la finanza pubblica, i cittadini abruzzesi non possono sopportare la prepotenza di un trattamento iniquo rispetto a quello di altri terremoti. Il governo deve onorare l'impegno formale preso da Bertolaso per il decreto che dovrebbe rinviare la ripresa del pagamento delle tasse"

Ore 16.15  "Scempi ai danni dei terremotati aquilani"
In attesa di entrare dal presidente Fini anche alcuni rappresentanti di comitati cittadini. Dice Giuseppe Gasbarri: "Noi l'avevamo detto fin dall'inizio che questo decreto era tutto sbagliato. Gli aquilani sono stati tenuti all'oscuro di tutto e ora siamo qui a fare l'elemosina per un diritto che ci viene negato. Il nostro ruolo è oggi più che mai importante per tenere alta l'attenzione, informare la gente sugli scempi che si stanno perpetrando ai danni dei terremotati aquilani"

Ore 15.40  Finisce il presidio. Delegazione in attesa di incontrare Fini
Presidio finito, i cittadini vanno a prendere i pullman che li riporteranno a casa in Abruzzo. Restano in piazza i rappresentanti dei comitati cittadini sorti per vigilare sulla ricostruzione, e una delegazione capeggiata dal sindaco Massimo Cialente che attende di essere ricevuta dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Della delegazione fanno parte anche alcuni sindaci del cratere.

Ore14.56 Il sostegno di Franceschini alla battaglia in favore degli aquilani
Il presidente dei deputati del Ps, Dario Franceschini, ha chiesto informazioni sulla situazione in città e in relazione alla discussione sulla finanziaria ha annunciato: "Stiamo ritirando molti emendamenti per evitare che venga posta la questione di fiducia. Vogliamo arrivare alla discussione in aula per sostenere la battaglia in favore degli aquilani".

AUDIO L'attesa dei manifestanti, la solidarietà del mondo politico

Ore 14.45 Solidarietà dal deputato del Pd Marina Sereni
Solidarieta anche dal deputato umbro del Pd Marina Sereni la quale ha ricordato che la sospensione delle tasse per i terremotati della sua regione fu di 18 mesi e la restituzione avvenne dopo 10 anni.

Ore 14.32 Bersani: "Sostegno del Pd alla causa aquilana"
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha assicurato il sostegno del partito alla causa aquilana. "Non è il primo terremoti in Italia ma un trattamento così non lo avevamo ancora visto. Siamo con il sindaco Massimo Cialente e con questi cittadini che stanno lottando per una giusta causa. Daremo battaglia in aula".

Ore 14.17 Casini: "Molti impegni non rispettati dal Governo"
Anche il leader dell'Udc Pierferdinando Casini è sceso tra i manifestanti: "C'è un elenco lungo come una casa di impegni non rispettati da parte del Governo. Irpef, Irap ed altri tributi e contributi dovranno essere versati da subito, con modalità diverse da quanto successo per Marche e Umbria. Il trattamento degli sfollati aquilani è stato diverso rispetto agli altri. Gli spot sono belli ma passano."

0re 14.00  Di Pietro: Berlusconi doppia faccia
Il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, presente al sit-in, si scaglia contro il premier: "C'è un Berlusconi davanti e un Berlusconi di dietro. Davanti ti dice che va tutto bene e rassicura i cittadini aquilani; di dietro fa tutta altra cosa. Va a Natale e si prende il panettone e si frega gli ultimi soldi che hanno i cittadini aquilani. La ripresa del pagamento di tributi e contributi in una città che economicamente non è ripartita vuol dire chiedere pagamenti al buio a gente che non ha introiti e quindi più che pagamenti sono tangenti".

Ore 13.50  "Dateci il tempo di rialzare la testa"
Srotolato lo striscione della Provincia dell'Aquila. Plausi per la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e per il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che da dietro la balustra sta parlando con i cittadini. Pezzopane: "Disumano, indegno di un Paese civile pensare di richiedere le tasse ai terremotati. Dateci il tempo di rialzare la testa. Oggi facciamo una manifestazione garbata per dire che dopo gli annunci del governo vogliamo vedere atti scritti approvati e finanziati entro la fine dell'anno". Sono in piazza anche Giovanni Lolli del Pd e Pier Luigi Mantini dell'Udc.

Ore 13.35 Cialente: siamo una città fantasma
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente presente al presidio: "Ho rimesso la fascia tricolore che avevo annunciato di voler restituire al presidente Napolitano, per stare al fianco dei miei concittadini in questa battaglia per il rinvio della sospensione delle tasse. Le rassicurazioni di Bertolaso non ci tranquillizzano. La nostra, come ha detto il Censis, è una città fantasma, non siamo nelle condizioni di poter tornare a pagare le tasse". In piazza anche il gonfalone del Comune dell'Aquila.

Ore 13.10 Di Stanislao: serve un impegno concreto
Cresce il numero dei manifestanti nella piazza di Montecitorio. Il deputato dell'Italia dei Valori Augusto Di Stanislao fra gli sfollati dichiara: "Serve un impegno concreto da parte del governo". Presente anche una delegazione di dipendenti della Cn System: l'azienda abruzzese ha comunicato la cessazione dell'attività e i 39 licenziamenti.


Ore 12.40  Presidio a Montecitorio
In piazza Montecitorio ci sono circa cento manifestanti. Presenti, fra gli altri, i sindaci di Barisciano, di Santo Stefano di Sessanio, di San Pio delle Camere, di Rocca di Mezzo, il presidente del consiglio comunale dell'Aquila Carlo Benedetti, e il senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli.


Ore 12.30 Cittadini in corteo
I manifestanti scesi da tre pullman a piazza della Repubblica stanno raggiungendo a piedi la piazza di Montecitorio per unirsi agli altri aquilani che già sono arrivati sul posto. Presenti anche i rappresentanti dei comitati delle vittime del terremoto e dei comitati cittadini sorti per vigilare sulla ricostruzione.


Ore 12.25  Verso Montecitorio
Un primo gruppo di manifestanti, già arrivato a piazza Venezia, ha lasciato la piazza e si è diretto verso Palazzo Montecitorio. Lo slogan è: "Abbiamo saputo dire grazie, sapremo dire basta"


Ore 12.15  Pezzopane: manifestazione importante
La presidente della provincia Stefania Pezzopane sul presidio a Montecitorio sulla questione fiscale del cratere: "Il governo aveva assicurato che il problema delle tasse sarebbe stato risolto in finanziaria, così non è stato quindi la nostra mobilitazione è lecita. Contiamo di incontrare il presidente Fini e i capigruppo della Camera per ricordare la nostra battaglia e soprattutto per ribadire che non è vero che gli sfollati aquilani hanno avuto molto".

Ore 11.55  Al casello di Roma
Gli sfollati aquilani si autotassano (2 euro a testa) per pagare l'ingresso dei pullman in città. La meta è piazza Venezia: da lì i cittadini raggiungeranno a piedi piazza di Montecitorio dove è in corso la discussione sulla legge finanziaria. "Non è vero che tutto è risolto, l'Aquila lotta ancora con l'emergenza e il governo richiede già le tasse", si legge su uno dei volantini che verranno distribuiti dai manifestanti.


Ore 11.20 In viaggio verso la capitale
Gli aquilani sono ancora in viaggio in pullman per raggiungere la capitale. Gianni Di Cesare, segretario regionale della Cgil: "Siamo a fianco dei cittadini aquilani per sostenere la giusta battaglia che mira ad avere un trattamento fiscale adeguato all'entità della tragedia". L'appuntamento è alle 12 a piazza Venezia per poi raggiungere Montecitorio.


FOTO In pullman per raggiungere Roma


Ore 10.15  Partenza dall'Aquila
Sei pullman e auto private (circa 500 persone) si sono messe in viaggio verso Roma per protestare contro la ripresa del pagamento delle tasse che erano state sospese a causa del terremoto e che dovranno essere pagate di nuovo dai cittadini residenti nel cratere sismico, compresa la restituzione integrale al 100 per cento delle imposte non pagate durante gli otto mesi di sospensione. Promotori dell'iniziativa la presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, i sindaci degli altri Comuni colpiti dal sisma, associazioni di categoria, sindacati, parlamentari abruzzesi e cittadini.