Regione, Chiodi: tagliati 5 milioni di costi

19 Novembre 2009

Ecco la riforma anti-sprechi della Regione. Paolucci (Pd): nominati gli amici. Meno consigli di amministrazione e stipendi più bassi negli enti. Il governatore: scelta di rigore e di merito

PESCARA.Cinque milioni in meno per i costi della politica. Questa la stima fatta dal governatore Chiodi sul taglio dei compensi dei componenti dei Cda di Fira e Abruzzo Engineering che vanno ad aggiungersi ai ventidue commissariamenti di enti strumentali della Regione.

Tra i quali quelli di Arta, Aptr, delle tre aziende Adsu, dei cinque Ater regionali, di Arit, Arssa, Agenzia sanitaria e dei sei consorzi industriali. Il presidente Chiodi, rivendica il merito della sua Giunta «di aver condotto un’articolata ed innovativa politica di contrazione dei costi».

In particolare, per quanto riguarda Abruzzo Engineering, dove la Regione ha una quota di partecipazione del 60%, il presidente del nuovo consiglio d’amministrazione Francesco Carli percepirà 50 mila euro l’anno invece dei 204 mila euro annui di cui godeva il suo predecessore. Si passa, inoltre, da un costo annuo del consiglio d’amministrazione (composto da 5 membri) di circa 207 mila euro, sommando il costo dei gettoni di presenza, ad un costo totale attuale di 110 mila euro. Nel vecchio consiglio d’amministrazione, gli altri componenti dell’organo percepivano il gettone di presenza pari a 100 euro, mentre i componenti del Collegio sindacale e il revisore contabile percepivano 108 mila euro l’anno. Adesso i componenti del nuovo Cda ne percepiranno 15 mila. Resteranno invariati gli emolumenti previsti per il collegio sindacale e per il revisore contabile.

Quanto ai compensi dei componenti del nuovo consiglio di amministrazione della Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, sono stati ridotti del 30 per cento con un risparmio complessivo annuale di 60 mila euro. Se in precedenza l’indennità annuale lorda corrisposta al presidente della Fira era pari a 40 mila euro, quella attuale (il presidente designato è Rocco Micucci) è di 28 mila euro. Stesso discorso vale per i nuovi componenti del cda composto da nove membri, che passano da 20 mila euro annui lordi a 14 mila euro. «Una scelta di rigore e di contenimento dei costi», ha dichiarato il presidente Chiodi «che rientra nella più ampia ottica politica di risparmio delle risorse e di razionalizzazione dei servizi che questa Giunta ha intrapreso fin dal momento dell’insediamento. Che poi qualcuno dall’opposizione tenti di sminuire la portata del provvedimento lo si può comprendere ma poi dovrebbe anche avere l’onestà intellettuale di ammettere che il progetto di riforma approvato dalla precedente Giunta di centrosinistra non è stato attuato mentre stavolta si fa sul serio».

Il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci attaca nel merito le nomine: «Il presidente Chiodi aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbe lanciato l’era della meritocrazia, ma alla prima prova ha consentito che nei consigli d’amministrazione venissero nominati soci e amici dei potenti. Eppure», prosegue Paolucci «sono posti delicati, in società alle quali sono affidati compiti importanti per lo sviluppo dell’Abruzzo. Emblematico, per Paolucci, il caso della Fira, «dove si premia chi perde le elezioni ma oggettivamente non ha alcun titolo».

(Ha collaborato Berardino Santilli)