Regione, consiglio di Ferragosto: salta la mozione unica sui Fas

Scontro sul documento unico per dare a Chiodi un mandato forte nella trattativa con il governo, passa la mozione Pdl. Presenti solo 5 parlamentari. Otto i consiglieri assenti, le loro multe copriranno i costi dell’assemblea

L'AQUILA. È battaglia tra centrodestra e centrosinistra anche a Ferragosto. L'assemblea straordinaria sui fondi Fas all'Aquila diventa nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. Dopo una prima fase, in cui le parti politiche sembravano poter raggiungere l'accordo per una mozione unitaria che desse alla giunta Chiodi un mandato forte nella trattativa con il governo, c'è stata la rottura. È stato approvato a maggioranza il documento presentato dal Pdl che impegna la giunta sui fondi Fas, ma esclude l'inserimento dell'Abruzzo nel piano per il sud.

All'assemblea hanno partecipato 5 tra senatori e deputati eletti in Abruzzo, mentre mancano all'appello 8 consiglieri regionali. Solo uno di loro ha presentato giustificazione, gli altri sette  saranno multato di 400 euro ciascuno. Il totale delle ammende dovrebbero coprire i costi aggiuntivi sostenuti per far effettuare il consiglio regionale nella giornata di Ferragosto

NIENTE ACCORDO MOZIONE  UNICA. All'ordine del giorno del consiglio di Ferragosto c'è un solo punto: il Piano per il Sud con i fondi Fas (612 milioni di euro) per l'Abruzzo. Maggioranza e opposizione partono da posizioni differenti. Il centrosinistra ritiene che la Regione rischia di perderli. Il centrodestra, forte delle promesse del ministro Fitto, è convinto che a settembre i fondi arriveranno. Da qui le tre differenti mozioni presentate

Su una cosa però le parti sono d'accordo: l'Abruzzo non può aspettare. Così per dare un significato forte all'assemblea del 15 agosto e per dare un segno di maggiore compattezza, maggioranza e opposizione hanno tentato di raggiungere un accordo sulla proposta del consigliere Fli Berardo Baruffo che impegni il governatore Chiodi a strappare maggiori fondi a Roma. Ma, durante il dibattito, sono emerse divergenze tali da far tramontare l'ipotesi.

PASSA LA MOZIONE DEL PDL. Si è dunque passati al voto. L'Idv ha ritirato la sua mozione e sono state votati documenti di Pdl e Pd. Entrambi avevano lo stesso obiettivo: impegnare la giunta ad esercitare ogni azione utile a far approvare il piano Fas per l'Abruzzo. Alla fine è stato approvato a maggioranza (con l'astensione dell'Udc) il documento del Popolo delle libertà che, al contrario di quello dei Democratici, non prevede l'inserimento dell'Abruzzo nel piano per il sud. «L'Abruzzo non fa parte di questo piano», ha spiegato Chiodi, «perché è stato inserito nel piano della aree strategiche», un fatto che secondo Chiodi dà «maggiore credibilità e prestigio alla nostra Regione». Il governatore ha infine rivolto un appello ai parlamentari presenti alla seduta affinché si impegnino a un «confronto sincero e schietto» sui fondi Fas.

ASSENTI E PRESENTI. Il presidente del consiglio Nazario Pagano aveva invitato a partecipare all'assemblea di Ferragosto i deputati e senatori eletti in Abruzzo. All'appello hanno risposto in cinque. In rappresentanza dell'opposizione sono presenti Tenagli, Legnini, Mascitelli e Di Stanislao. Per la maggioranza è presente il solo senatore Piccone. Nessuno, nonostante l'invito di Pagano, ha preso la parola in aula.

Tra le file del Pdl sono diversi i consiglieri regionali assenti. Ricciuti, Castiglione , Tagliente, Giuliante e Iampieri non si sono presentati in aula così come Saia e Acerbo di Rifondazione comunista nonché Caporale dei Verdi.

SCATTANO LE MULTE. Nessuno degli assenti, eccetto Caporale, ha presentato una giustificazione. Così i consiglieri che non hanno partecipato all'assemblea  saranno multati di 400 euro ciascuno. Un'ammenda che fa comodo alle casse regionali. Secondo un primo calcolo, gli introiti dovrebbero coprire le spese aggiuntive sostenute dall'ente per pagare gli straordinari dei dipendenti impegnati nel giorno di Ferragosto.
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