Fiesta in Spagna, l’attacco di D’Amico: «Sanità allo sbando, sempre più tasse. I cittadini meritano sobrietà»

Il consigliere di opposizione contro il presidente del consiglio regionale Sospiri: «La spesa per la festa doveva essere rinviata. Mai chiesto rimborsi per me stesso»
PESCARA. Con la “fiesta” in Spagna da almeno 71mila euro, la Regione Abruzzo non ha dato «un esempio di sobrietà» mentre agli abruzzesi si chiede «di sostenere un rilevante carico fiscale» a fronte di una sanità con un disavanzo di 113 milioni di euro soltanto per il 2024 e un orizzonte ancora più allarmante per il 2025. Luciano D’Amico, capo dell’opposizione in consiglio regionale con la casacca del Patto per l’Abruzzo, ha la sua certezza in tasca: «Ritengo che eventi quali la celebrazione della festa della Repubblica all’Ambasciata d’Italia a Madrid siano rinviabili in un momento in cui il sistema sanitario regionale, da un lato versa in condizioni economico-finanziarie particolarmente critiche, tanto da imporre aumento fiscale e tagli lineari ai servizi, dell’altro offre livelli essenziali di assistenza insufficienti e tra i più bassi d’Italia».
La presa di posizione di D’Amico è una risposta al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri di Forza Italia di rientro dalla quattro giorni in Spagna: in un’intervista da Madrid pubblicata sul Centro di ieri, Sospiri ha citato una foto di D’Amico all’Expò di Milano 2015 chiedendosi: «Cosa faceva D’Amico lì? Che c’entrava? Che stava a fare a Milano?». Tre domande in sequenza, quelle di Sospiri, per evocare un eventuale uso disinvolto dei soldi pubblici, lo stesso che D’Amico contesta oggi.
E allora D’Amico riavvolge il nastro di dieci anni e dice: «Ringrazio il presidente Sospiri per avermi dato l’opportunità di ricordare agli abruzzesi che, quando chiedo a questa maggioranza sobrietà nelle decisioni di spesa, non chiedo nulla che io non abbia già fatto quando ho avuto responsabilità di governo nella pubblica amministrazione, prima da rettore e da presidente della Tua». Il consigliere di minoranza gira il dito nella piaga della sanità abruzzese: «Credo che il centrodestra al governo della Regione debba concentrarsi prioritariamente sui risultati dell’ultimo tavolo ministeriale relativo ai conti della sanità e sul giudizio tecnico, oltre che politico, che ne emerge, piuttosto che sfogliare album di vecchie foto».
Una foto, sottolinea D’Amico, che non è costata un euro alle casse pubbliche: «Ho partecipato al convegno “L’Abruzzo presenta il futuro” con il quale il 31 maggio 2015 è stato inaugurato l’auditorium del padiglione Italia nell’Expo Milano 2015». Questa la frase di Sospiri che ha innescato la polemica: «Luciano D’Amico ha fatto una foto quando c’è stato l’Expo di Milano, e c’erano il presidente del consiglio regionale, il sottosegretario D’Alessandro, il presidente era Luciano D’Alfonso. All’Expo di Milano si sono spesi più di 2 milioni di euro». E ancora: «Cosa faceva D’Amico lì, che c’entrava? Che stava a fare a Milano?». D’Amico precisa: «Ho partecipato nella qualità di rettore dell’università di Teramo senza percepire alcun compenso, né trattamento di missione o rimborso di qualsiasi tipo, sostenendo personalmente i costi relativi».
Il consigliere spiega e ricorda anche i centesimi impegnati, non per se stesso: «Sempre nella qualità di rettore dell’università, ho coordinato il progetto relativo alla comunicazione della partecipazione della Regione Abruzzo all’Expò in tutti i suoi aspetti e con tutti i media disponibili, su incarico ricevuto da Abruzzo Sviluppo spa. Anche in riferimento a tale progetto, non ho percepito compensi, trattamenti di missione o rimborsi di qualsiasi tipo. Il progetto venne finanziato per 70mila euro e ne vennero spesi soli 53.421,22 euro, di cui 48.799,26 euro per borse di lavoro destinate a quattro studenti e un neo laureato (con funzione di coordinamento) in Scienze della comunicazione, selezionati con bandi pubblici, e 3.536,11 euro per rimborso spese al gruppo di lavoro così costituito e 1.085,85 euro a docenti universitari coinvolti nel progetto».
D’Amico torna all’attualità della trasferta in Spagna, ideata dall’Ambasciata italiana a Madrid e organizzata dalla presidenza del consiglio regionale attraverso un’associazione senza fini di lucro nata l’anno scorso, Casa Abruzzo, con sede in Spagna, destinataria dei fondi pubblici regionali e in campo anche per raccogliere soldi da sponsor privati senza obbligo di rendicontazione: «Ricordo, a me stesso che in generale, quando si applica il massimo rigore nelle decisioni di spesa e si chiede ai cittadini di sostenere un rilevante carico fiscale», afferma D’Amico, «è importante dare l’esempio di sobrietà e limitare le spese solo a progetti strutturati e di sicura utilità per la comunità. Ed è la stessa cosa che chiedo alla maggioranza di Regione Abruzzo».
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