Abruzzo

Saldi al via, Confcommercio: «Spesa media di 203 euro a famiglia»

4 Luglio 2025

Domani partono gli sconti in Abruzzo. I commercianti cercano la ripresa, i consumatori vanno a caccia di affari

PESCARA. Saldi estivi al via in Abruzzo. Scatta da domani la corsa agli acquisti a prezzi scontati. La partenza ufficiale delle svendite di fine stagione è stata preceduta da campagne promozionali, sconti e offerte speciali per i clienti abituali che aderiscono ai “programmi fedeltà” dei vari negozi. Grande l’aspettativa per i commercianti, che sperano di fare cassa dopo il calo delle vendite registrato un po’ in tutti i settori, a partire da abbigliamento e calzature. Per la clientela, invece, i saldi rappresentano l’occasione per acquistare capi e oggetti di marca a un costo vantaggioso.

Ogni famiglia, secondo le stime dell’Ufficio studi della Confcommercio, spenderà in media 203 euro, pari a 92 euro ciascuno per un valore complessivo, su scala nazionale, di 3,3 miliardi di euro. Ma si spera anche nei turisti che, nelle prossime settimane, saranno in vacanza in Abruzzo e che potranno approfittare di queste occasioni.

La data di avvio dei saldi è stata stabilita dalla Regione. L’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca (FdI), annuncia che «le vendite di fine stagione partiranno domani, 5 luglio. Un via libera arrivato al termine delle consultazioni che i tecnici della Regione Abruzzo hanno avuto con le associazioni di categoria regionali. L’indicazione del 5 luglio», dichiara Magnacca, «è in linea con quanto stabilito a livello nazionale dalla commissione commercio della Conferenza delle Regioni per una data unica per tutto il territorio nazionale». La Regione ricorda che i commercianti che intendono promuovere i saldi devono darne comunicazione allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) del Comune in cui ha sede l’esercizio commerciale.

L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti sull'intero incasso annuale dei commercianti abruzzesi e influenzerà la campagna acquisti per la prossima stagione. «Il commercio vive un momento di particolare difficoltà», dichiara Marisa Tiberio, vice presidente nazionale Federmoda, «i saldi di fine stagione, che tra l'altro partono all'inizio della stagione estiva perché siamo solo ai primi di luglio, sono stati preceduti da campagne martellanti di sconti e promozioni. Ma i saldi veri sono quelli che iniziano domani: il fuoco promozionale ha determinato un grande disorientamento nel mercato e confusione tra i consumatori». Tiberio sottolinea come «i saldi sono un momento importante, sia per il cliente che per il commerciante: per il primo l’opportunità di comprare merce di qualità a prezzi scontati, per il commercianti rappresentano il 12 % del fatturato annuale. È chiaro che il buon esito delle vendite promozionali estive inciderà sulla campagna acquisti della prossima collezione, ma aiuterà anche a chiudere i pagamenti della stagione in corso, che ha deluso moltissimo». Secondo la vice presidente nazionale di Federmoda, «tutti i settori hanno fatto registrare un segno negativo nelle vendite, negli ultimi mesi. Soprattutto abbigliamento, pelletterie e calzature».

«Per sostenere consumi interni e commercio locale abbiamo bisogno di un ritorno agli acquisti nei negozi di vicinato, del supporto del Governo e dell’impegno dei fornitori a rispettare i ruoli all'interno della filiera evitando concorrenza sleale on line», dice Toberio annunciando che l’8 luglio i rappresentanti della Federazione Moda Italia saranno ricevuti al ministero del Made in Italy per affrontare queste problematiche.

«I saldi rappresentano un’opportunità da non perdere», spiega Enzo D’Ottaviantonio, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio Pescara, «per poter acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta. Siamo in un momento di difficoltà per tutto il settore del fashion retail, se è vero che – come da stime nazionali – ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda, ma ne riapre soltanto la metà: un dato preoccupante. Anche per questo invitiamo i consumatori a prediligere gli esercizi di vicinato, in quanto ben sappiamo quanto sia importante, anche e soprattutto dal punto di vista sociale, sostenere e mantenere in vita e i piccoli negozi».

«I saldi ufficiali non sono ancora partiti, ma con le promozioni irregolari gli abruzzesi hanno già speso 14 milioni di euro», fa notare la Fismo-Confesercenti, l’associazione che riunisce i negozi di abbigliamento e calzature. «In tutta Italia oltre 6,5 milioni di consumatori hanno già approfittato delle offerte, spendendo in media circa più di 100 euro a testa», sottolinea Franco Menna, componente del vertice nazionale di Fismo Confesercenti, «oltre la metà dei consumatori (52%) ha già ricevuto offerte, anche se solo una parte, circa il 18%, ha effettivamente acquistato. Numeri che dimostrano la necessità di sviluppare regole certe anche per il web: è impensabile che solo i negozi fisici siano tenuti al rispetto delle normative di settore».

Per Marina Dolci, della Fismo Confesercenti nazionale «il web e i social network sono un vero far west promozionale: le offerte spuntano in ogni momento, senza controlli né tutele, spesso senza indicazione chiara del prezzo iniziale. Sconti anticipati diffusi pubblicamente, in piena violazione delle norme regionali e senza trasparenza».