SANITOPOLI Sequestrato il tesoro di Angelini agenti in casa del patron di Villa Pini

Le forze dell'ordine acquisiscono casse di beni da un magazzino attiguo all'appartamento del patron del gruppo Villa Pini, in viale Europa a Chieti

CHIETI. In corso il sequestro dei beni di Vincenzo Angelini nella sua casa di Viale Europa. Il sequestro è stato disposto di concerto dalla Procura e dal tribunale fallimentare di Chieti. Al patron del gruppo sanitario Villa Pini - protagonista con le sue dichiarazioni della sanitopoli che nel 2008 ha decapitato la Giunta Del Turco - le forze dell'ordine stanno portando via casse di beni da un magazzino attiguo all'appartamento.

Il sequestro riguarda una ingente quantità di beni preziosi, quadri e altri valori custoditi in casse di cartone nel magazzino. Lo scorso 17 febbraio il Tribunale di Chieti ha dichiarato fallito il gruppo Villa Pini. L'avvocatessa Giuseppina Ivone, di Roma, è stata poi nominata curatore fallimentare.

Il provvedimento è stato disposto d'urgenza dopo aver appreso che ieri parte del materiale sequestrato era stato caricato su alcuni camion davanti casa per essere trasportato altrove.
Lo stesso Angelini, secondo alcune fonti, avrebbe giustificato l'operazione spiegando che non credeva di commettere alcun reato. Massimo riserbo sul luogo di destinazione dei beni. Nello scorso novembre la Procura di Pescara aveva disposto il sequestro preventivo di alcune proprietà di Angelini tra le quali anche l'attico di viale Europa

Intanto è stata fissata per il 12 maggio prossimo, al Tribunale di Pescara, l'udienza preliminare sulle presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese, che il 14 luglio del 2008 portò all'arresto, tra gli altri, dell'ex governatore della Regione Ottaviano Del Turco e di alcuni assessori regionali. Il gup è Angelo Zaccagnini.

Ad accusare Del Turco fu lo stesso titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, che rivelò ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori.