Un sismografo

L'ALLARME ALLE 23,07

Sisma in Bosnia, paura anche in Abruzzo

La terra è tornata a tremare lungo tutta la costa e fino a L'Aquila, il terremoto è stato almeno del sesto grado. Verifiche sui danni

PESCARA. Una scossa di terremoto è stata avvertita poco fa in Abruzzo. Lampadari sono tornati ad oscillare nelle case attorno alle 23,10 destando qualche preoccupazione.

Sui social si è subito diffusa la notizia, prima che il sisma venisse ufficializzato sui siti dell'Ingv. La scossa è stata avvertita in particolare lungo la costa e pare sia attribuibile al terremoto il cui epicentro è in un primo momento stato localizato nella zona dell'Anconetano, nelle Marche.

Sempre sui social viene fatto rilevare che la scossa è stata avvertita anche a Chieti alta, a Popoli e fino a L'Aquila. E' stata lunga, poi sono arrivate altre due scosse più brevi.

Secondo le prime indicazioni ufficiali, l'epicentro è stato successivamente localizzato in Bosnia-Erzegovina ed il terremoto è stato almeno del quinto grado. La scossa ha interessato l'intera costa adriatica ed è stata avvertita anche nel Lazio. Investite Croazia, Albania e Montenegro dove sono in corso le verifiche su vittime e danni.

L'Ingv ha aggiornato la magnitudo in 6 (anziché 5) gradi della scala Richter della scossa avvenuta alle 23,07 con epicentro nella Bosnia meridionale (a 42 km da Mostar) e ad una profondità di 10 km.

La magnitudo del sisma che distrusse interi paesi in Irpinia era stata di 6.9 a oltre dieci chilometri di profondità, quella dell’Aquila del 2009 fu di 5.9 a 8,8 chilometri di profondità.

Segnalazioni dal Veneto alla Puglia, fino a Roma e tutto il Sud. Grande spavento in numerose località, come testimoniano le tante segnalazioni sui social.

In Abruzzo i vigili del fuoco hanno ricevuto numerose chiamate, sono in corso le verifiche di eventuali crolli e danni. "Al momento nessuna segnalazione di danni": è quanto scrivono i vigili del fuoco su Twitter dopo il sisma in Bosnia.

Come riferiscono i media regionali, l'epicentro del sisma è stato localizzato a una ventina di km a est di Stolac, località non lontana da Mostar, il capoluogo della Erzegovina. La forte scossa è stata avvertita distintamente anche a Sarajevo, Tuzla e nella stessa Mostar, dove in molti sono usciti in strada presi dal panico. Paura anche sulla costa dalmata della Croazia, in particolare a Spalato e Makarska, e in Montenegro dove il sisma si è sentito distintamente in numerose località. Finora non sono giunte notizie di danni a cose o persone.

Lievi danni materiali provocati dal forte terremoto della tarda serata in Bosnia-Erzegovina sono stati segnalati a Mostar, nel sud del Paese, dove sono crollate alcune ciminiere, causando il blocco delle strade adiacenti. A Stolac, la vicina località dove si è registrato l'epicentro del sisma, un macigno ha colpito un edificio residenziale, e vi sarebbero dei feriti. La forte scossa è stata avvertita distintamente in Montenegro, in particolare nella capitale Podgorica e a Niksic, seconda città del Paese, ma anche nelle località costiere di Bar, Cattaro, Hercel Novi. I montenegrini ricordano le conseguenze drammatiche del terremoto di magnitudo 7.0 del 1979, che provocò un centinaio di morti. Alcuni media hanno riferito che la scossa della tarda serata è stata avvertita anche in alcune regioni della Serbia. Forti terremoti hanno colpito frequentemente in passato vari Paesi della regione balcanica, in particolare Albania e Macedonia del Nord.

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