TERAMO Fatte a pezzi le biciclette del sindaco

Due le persone identificate che nelle prossime ore potrebbero essere denunciate per danneggiamento

TERAMO. Vandali scatenati nella notte distruggono le biciclette della ecogiunta e abbandonano i sellini divelti davanti al portone del municipio. Un gesto di sfida al primo cittadino che indigna e solleva la rabbia dei teramani, mentre le indagini della polizia imboccano subito la pista giusta grazie a testimoni e telecamere.

Due le persone già identificate, secondo indiscrezioni vicine ad alcuni ambienti della tifoseria e della politica, che nelle prossime ore potrebbero essere denunciate per danneggiamento. Gli uomini della Digos, diretti dal capo di gabinetto Mimmo De Carolis, per tutta la giornata hanno ascoltato testimoni e messo insieme riscontri. E i risultati sono arrivati. Già ieri pomeriggio un primo rapporto è finito sul tavolo del sostituto procuratore di turno Laura Colica.

LO SCEMPIO.
La cronaca dello scempio inizia alle prime ore di ieri, quando qualcuno si accorge che davanti al portone del municipio di piazza Orsini ci sono sellini di bicicletta buttati a terra. Scatta l’allarme e basta poco per capire quello che è successo. Il servizio di bici condivise, presentato solo qualche giorno fa nell’ambito di quel progetto che ha portato il sindaco Maurizio Brucchi a Bruxelles e sulle prime pagine dei giornali nazionali per l’idea della giunta in bicicletta, è stato danneggiato.

Delle sei postazioni riservate alle due ruote utilizzabili dai cittadini (24 bici in tutto per un costo di circa 25mila euro) due sono state prese di mira dai vandali: quella di piazza Orsini e quella di piazza San Francesco. Dieci bici in tutto prese a calci, spaccate, divelte, messe fuori uso proprio il giorno prima della grande passeggiata programmata dal Comune nel giorno nazionale della bicicletta. Inizialmente, proprio per l’entità del danno, si è pensato che i vandali potessero aver usato un scooter o un motorino, ma questa ipotesi è stata presto accantonata dagli investigatori. Chi ha colpito lo ha fatto con calci e pugni sferrati con l’intento di sfregiare un bene dei cittadini.

IL RAID. Il raid, raccontano le immagini catturate da alcune telecamere e dai molti testimoni che hanno visto e raccontato ai poliziotti, è scattato intorno alle 2 della notte tra venerdì e sabato. A quell’ora il primo colpo in piazza Orsini, davanti al municipio. Nella rastrelliera sistemata davanti ai portici piombano due persone che in pochi attimi prendono a calci e pugni le biciclette ancorate a terra.

Rompono raggi, tolgono i sellini, cercano di schiacciarle l’una contro l’altra. Poi, raccontano ancora le telecamere, le due figure si allontanano da piazza Orsini. Ma l’azione non è finita. Passano solo pochi minuti e le due figure ricompaiono in piazza San Francesco, sede di un’altra postazione delle bici condivise. Anche qui calci e pugni contro le biciclette. I sellini divelti vengono lanciati nella scarpata e per recuperarli sarà necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

IL SINDACO.
Il sindaco non nasconde amarezza e rabbia. Mentre arrivano decine di reazioni di condanna e molti cittadini si radunano davanti al municipio, Brucchi dichiara: ««Mi vergogno di essere il sindaco di questi teramani qui. Il danneggiamento di una piccola cosa ma dal grandissimo valore simbolico é l’atto finale di un percorso di devianza dal vivere normale che non posso più tollerare. Queste persone non meritano diritto di cittadinanza nella nostra città».

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