Edizione digitaleTercas-Caripe, c’è la trattativa
La conferma da Saviotti consigliere delegato del Banco Popolare
PESCARA. Sulla cessione di Caripe è in corso una trattativa con Tercas. Lo ha annunciato, secondo l’agenzia economica Radiocor, il consigliere delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, nel corso di un incontro con i segretari generali dei sindacati bancari a Roma. Saviotti avrebbe aggiunto che questo sarebbe l’unico dossier concretamente sul tavolo del gruppo.
L’annuncio, il primo che viene direttamente dal management del gruppo, è stato fatot durante l’illustrazione ai sindacati del nuovo piano triennale del Banco Popolare, un piano atteso dopo l’estate e comunque entro l’anno, dopo una fase di elaborazione che partirà con l’esame della prima trimestrale 2010 a metà maggio.
Saviotti ha introdotto il tema Caripe commentando le voci di cessioni di asset. A questo punto il manager ha confermato la trattativa in corso con Tercas su Caripe, sottolineando che al momento è questo l’unico dossier concretamente sul tavolo.
Saviotti avrebbe aggiunto che tra le controllate eventualmente cedibili ci sono anche la Popolare di Crema e la Popolare di Cremona. Si tratterebbe però di vendite da effettuarsi solo in caso di necessità. Il gruppo intende invece consolidare la presenza in Sicilia per procedere solo in un secondo momento alla vendita di un centinaio di filiali, che secondo indiscrezioni potrebbero interessare a Intesa Sanpaolo. Per il 2010 Banco Popolare prevede un utile migliore, anche se leggermente, di quello del 2009 (il gruppo ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 267 milioni di euro contro la perdita di 333,4 milioni del 2008).
La vendita di Caripe rientra nelle operazioni di rafforzamento del gruppo. Caripe è un buon asset, un «gioiellino» come ha avuto modo di dire il direttore generale dell’istituto pescarese Oreste Invernizzi e può dunque essere messo sul mercato con profitto. In questo senso Tercas appare il candidato migliore e l’istituto presieduto da Lino Nisii ha avviato da tempo i contatti per la firma di un’intesa.
L’annuncio, il primo che viene direttamente dal management del gruppo, è stato fatot durante l’illustrazione ai sindacati del nuovo piano triennale del Banco Popolare, un piano atteso dopo l’estate e comunque entro l’anno, dopo una fase di elaborazione che partirà con l’esame della prima trimestrale 2010 a metà maggio.
Saviotti ha introdotto il tema Caripe commentando le voci di cessioni di asset. A questo punto il manager ha confermato la trattativa in corso con Tercas su Caripe, sottolineando che al momento è questo l’unico dossier concretamente sul tavolo.
Saviotti avrebbe aggiunto che tra le controllate eventualmente cedibili ci sono anche la Popolare di Crema e la Popolare di Cremona. Si tratterebbe però di vendite da effettuarsi solo in caso di necessità. Il gruppo intende invece consolidare la presenza in Sicilia per procedere solo in un secondo momento alla vendita di un centinaio di filiali, che secondo indiscrezioni potrebbero interessare a Intesa Sanpaolo. Per il 2010 Banco Popolare prevede un utile migliore, anche se leggermente, di quello del 2009 (il gruppo ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 267 milioni di euro contro la perdita di 333,4 milioni del 2008).
La vendita di Caripe rientra nelle operazioni di rafforzamento del gruppo. Caripe è un buon asset, un «gioiellino» come ha avuto modo di dire il direttore generale dell’istituto pescarese Oreste Invernizzi e può dunque essere messo sul mercato con profitto. In questo senso Tercas appare il candidato migliore e l’istituto presieduto da Lino Nisii ha avviato da tempo i contatti per la firma di un’intesa.