Toronto, sigilli alla casa del senatore Lusi Il senatore smentisce su Facebook "È una bufala della Margherita di Rutelli"

Il politico: "Nessun sequestro, solo una richiesta. Sperperano i soldi pubblici in avvocati per una guerra contro me e la mia famiglia"

AVEZZANO. "Non sono stati messi i sigilli alla mia casa a Toronto, ma è stata presntata solo una richiesta di sequestro preventivo". E ancora: "È l'ennesima bufala della Margherita di Rutelli che sperpera in avvocati fondi pubblic per una guerra contro me e la mia famiglia". L'ex senatore abruzzese Luigi Lusi affida a Facebook la sua presa di posizione sul presunto sequestro della sua casa in Canada. Secondo l'ex tesoriere della Margherita, sotto processo per appropriazione indebita di fondi destinati al partito, la notizia è stata fatta filtrare ad hoc in maniera errata per danneggiarlo. Il tutto perché la casa "è costruita con risparmi messi da parte dal 2001 al maggio 2007" e "le prove di questi fondi, totalmente estranei alla vicenda processuale penale, sono state già consegnate ai magistrati penali che mi stanno giudicando".

 

La notizia del sequestro è stata diffusa in Italia dal collegio legale della Margherita citando il Corriere Canadese. Secondo il giornale italiano stampato nel paese del nord America, la Corte Superiore dell'Ontario avrebbe posto i sigilli all'immobile di Lyndhurst Court su input degli avvocati Simone Grassi e Maurizio Morganti coadiuvati dallo studio Cassels Brock and Blackwell Llp, legali in Canada della Margherita in liquidazione.

Oltre che da Lusi, la notizia è smentita anche dai suoi legali Renato Archidiacono e Giorgio Sicari: «La notizia di un sequestro già disposto dalla magistratura canadese è priva di fondamento. La Margherita ha chiesto di sequestrare l'immobile di Toronto che Lusi ha costruito con i risparmi suoi e della moglie, messi da parte dal 2001 al maggio 2007. L'udienza si terrà nei prossimi mesi; per ora esiste solo un certificate of pending litigation».