ABRUZZO

Trasporti, bufera sul concorso Tua per autisti: esclusi 200 interinali

Sindacati sul piede di guerra: "Urgente un confronto con Marsilio". E il Pd invita la Regione a pubblicare un nuovo bando

PESCARA. Centinaia di conducenti 30enni abruzzesi esclusi dal concorso della Tua, l'azienda unica per il trasporto abruzzese. Tra loro anche 200 dipendenti che hanno lavorato durante l'emergenza Covid e poi sono stati mandati a casa. La denuncia arriva dai sindacati regionali Franco Roland (Filt Cgil),  Andrea Mascitti (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal).

"E questa - si chiedono in una nota i sindacati - sarebbe l’azienda regionale che secondo il presidente Giuliante offrirebbe occupazione stabile e superamento del precariato? Nel frattempo gli istituti di credito chiudono i rubinetti e non concedono più le fideiussioni bancarie alla società regionale di trasporto. Che sta succedendo alla Tua? Marsilio accontenti Giuliante e accetti un confronto con i sindacati".

Sono passate due settimane dalla lettera aperta con la quale le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, lanciando un vero e proprio grido di allarme, si sono rivolte al presidente della Regione Marco Marsilio allo scopo di aprire un confronto istituzionale sulle reali condizioni economico/finanziarie in cui versa la società regionale di trasporto e sul clima eternamente conflittuale e di mancato dialogo che si registra tra le maestranze e la direzione aziendale. Finora non c’è stata alcuna risposta di Marsilio. 
Il problema nasce dal concorso per l’assunzione di autisti con contratto di apprendistato professionalizzante, il cui bando di concorso è stato pubblicato dalla società di trasporto regionale il 31 gennaio scorso. Il bando è aperto soltanto ai giovani che non hanno superato i 29 anni di età e che non hanno già svolto, con qualsiasi contratto precedente, la mansione di autista. "Ciò significa - scrivono i sindacati - che a questa procedura pubblica concorsuale, verrà preclusa la partecipazione agli oltre 200 lavoratori interinali che soprattutto negli anni pandemici ed emergenziali e acquisendo peraltro esperienza e professionalità hanno assicurato un servizio pubblico essenziale nonché gli ulteriori servizi aggiuntivi di trasporto pubblico previsti dal Governo e concordati con le Prefetture subendo carichi di lavoro al limite della sopportazione. Sarà preclusa inoltre a centinaia di conducenti abruzzesi che aspirano a candidarsi per la società pubblica e che hanno superato l’età prevista". I sindacati ribadiscono che il confronto con la Regione sia "quanto mai necessario ed urgente" e rimarcano che la società Tua "nel tentativo di ottemperare agli impegni assunti nel contratto di espansione siglato presso il Ministero del Lavoro" ha già "dilapidato in appena 3 anni ben 300 posti di lavoro stabile, 107 dei quali soltanto nel 2021 (compensati nello stesso anno attraverso il ricorso a 22.702 giornate di lavoro interinale e precario)". "Non è assolutamente vero - prosegue la nota inviata dai sindacati - come sostiene il presidente Giuliante che ci troviamo di fronte al primo caso in Italia in cui “la proposta di un'azienda di fare un bando per assunzioni nel settore del trasporto pubblico viene bocciato dai sindacati”. Le organizzazioni sindacali, più semplicemente e in relazione alle note agevolazioni contributive e contrattuali previste sia per le assunzioni con contratti di apprendistato ma anche per le assunzioni ordinarie a tempo indeterminato (rammentiamo che il Governo ha previsto per le aziende che assumono nel Mezzogiorno, l’esonero totale dei contributi per 4 anni), hanno respinto al mittente l’idea di non assumere anche personale già ampiamente formato, negando allo stesso la contrattazione aziendale (il che equivale a dire più lavoro gravoso e meno salario). Le basse condizioni salariali e le condizioni critiche di lavoro hanno generato negli anni una forte difficoltà al reperimento delle risorse umane in tutti i settori della società, ma in particolare tra i conducenti. Le iniziative messe in campo dalla società pubblica determineranno l’ingresso di personale proveniente da altre regioni precludendo a priori la possibilità di accesso al lavoro degli abruzzesi in possesso delle necessarie abilitazioni, ma con un’età superiore al richiesto".

Sulla questione sono intervenuti immediatamente il capogruppo Pd Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli, che chiedono alla Regione di pubblicare un nuovo bando etichettando il concorso per autisti come "una beffa che ha legittimamente mobilitato i sindacati, a cui va il nostro pieno sostegno". “Un altro passo nel caos per la società di gestione del trasporto pubblico abruzzese - dicono Paolucci e Blasioli - che bandisce un concorso per l’assunzione di autisti con contratto di apprendistato professionalizzante, ma lascia fuori centinaia di aspiranti, personale che dopo aver lavorato per mesi come interinale per la Tua non potrà partecipare perché non è previsto un bando capace di includere chi si trova in tali condizioni. Una mancanza di programmazione che rende ancora più precario il settore e ancora una volta esclude le parti sociali, che il centrodestra da tre anni a questa parte taglia fuori da ogni tipo di concertazione”.