Troppo fumo, gli arrosticini tagliati fuori dalla Fiesta in Spagna

La disposizione dell’Ambasciata: poco elegante vedere la nebbia che esce dai giardini del palazzo. E così le braci rimangono spente
MADRID. Le braci rimangono spente. Niente canaline, niente arrosticini. Il cibo vessillo dell’Abruzzo, conosciuto e imitato in tutto il mondo, rimane fuori dai cancelli dell’Ambasciata italiana di Madrid, in Spagna. È questa la decisione presa dell'Ambasciatore italiano Giuseppe Buccino Grimaldi e annunciata agli organizzatori del ricevimento che lunedì sera vedrà arrivare nel grande giardino di palazzo oltre 1.500 ospiti in occasione della festa della Repubblica. Il diktat dell'ambasciata è stato chiaro: no agli arrosticini nel menù tutto abruzzese che ha lo scopo di promuovere e far conoscere la terra verde all’estero.
Il motivo: vedere del fumo uscire dai giardini del palazzo istituzionale non rispetta le buone regole di consumo ed eleganza richieste da un evento di tale portata. «È ovvio che ci siamo rimasti male», confessa Natalino Zaami, responsabile dell’organizzazione food della “fiesta”. Anche la frittura di paranza dello stand di Pescara era a rischio. Ma lo staff è riuscito almeno a far entrare le friggitrici. «Anche quella stava diventando un problema», prosegue l’imprenditore. Ma non c’è stata trattativa per le canaline degli arrosticini.
Nell'invito per il grande evento di punta del cartellone “Radici e rotte, l'Abruzzo a Madrid” si sottolinea il rigore dell’evento, a partire dal dress code: per gli uomini abito scuro, per le donne abito da cocktail. Ai militari, invece, è richiesta l’uniforme di ordinanza estiva.
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