Bando regionale da due milioni e mezzo di euro: parte la valorizzazione dei cammini d’Abruzzo

1 Giugno 2025

I fondi erogati dalla Regione hanno l’obiettivo di migliorare la promozione turistica, i tragitti e la fornitura dei servizi. I progetti, tra paesaggi mozzafiato e luoghi spirituali, sono dieci

Due milioni e mezzo dai Fondi regionali per Sviluppo e Coesione per sviluppare e valorizzare i cammini in Abruzzo. Sono arrivati i primi risultati dell’avviso pubblico “Valorizzazione dei Cammini d’Abruzzo – Anno 2025”, promosso dalla Regione. Dieci i 10 i progetti, presentati dai Comuni che attraversano i sentieri, a essere ammessi al finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro. I fondi saranno distribuiti in parti uguali tra i vincitori. Gli interventi di valorizzazione riguardano il miglioramento dei percorsi, il potenziamento dei servizi e la promozione turistica. Ma andiamo con ordine e scopriamo i percorsi vincitori del bando.

IL CAMMINO DEI BRIGANTI

«Siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento da parte della Regione. Il primo posto premia il lavoro di squadra e la visione condivisa con i Comuni del territorio», commenta Luca Gianotti, l’ideatore del Cammino dei Briganti, primo in graduatoria. Il percorso è ad anello, inizia e finisce nel comune di Sante Marie ed è lungo cento chilometri. Diviso in sette tappe, attraversa il Parco del Velino e del Sirente, seguendo le orme dei briganti della Banda di Cartore che, per sfuggire ai sabaudi (siamo nella fase post unitaria), si spostavano tra le valli al confine tra Lazio e Abruzzo. Particolarmente bello il passaggio attorno al Lago della Duchessa, a 1.920 metri di altitudine. Per quanto riguarda i servizi, il percorso è ben fornito di fonti d’acqua, sia nei tanti paesi attraversati che in natura. In ogni tappa si incontrano aree fornite dei servizi essenziali per chi dorme in tenda.

IL CAMMINO DI SAN TOMMASO

Dalla Basilica di San Tommaso apostolo di Ortona a piazza San Pietro, a Roma, per unire i luoghi dove sono conservate le spoglie dei due santi apostoli. Il Cammino di San Tommaso (secondo miglior punteggio in graduatoria) è un viaggio lungo 311 chilometri, da percorrere in 16 tappe. Nel viaggio si incontrano siti archeologici, ma non mancano luoghi legati alla cristianità per chi intraprende questo viaggio cercando anche un’esperienza spirituale, oltre che naturalistica. Come il santuario di Santo Nunzio a Pescosansonesco, il santuario del Volto Santo di Manoppello, e, ovviamente, la basilica di Ortona. Fonti d’acqua sono presenti lungo tutto il Cammino, e in ogni paesino che si incontra sono presenti almeno un minimarket e qualche bar.

IL CAMMINO DELL’ IMPERATORE

Il progetto arrivato terzo in graduatoria è un cammino ancora in fase di realizzazione. Presentato dal Comune di Carpineto della Nora, in base al programma di lavori il Cammino dell’Imperatore-Stupor Mundi sarà un percorso ad anello di circa 75 chilometri, articolato in 5 tappe (6 con la variante del Corno Grande), che parte e finisce al rifugio Sasso Vivo, nell’altopiano del Voltigno, che dà anche il nome alla cooperativa che si occupa del Cammino. L’ideatore è Massimo Melizzi, accompagnatore di media montagna e membro del Collegio delle guide alpine d’Abruzzo.

LA VIA DEI MARSI

Appena fuori dal podio troviamo la Via dei Marsi. Il sentiero attraversa la Marsica Fucense, collegando il territorio dei comuni di Tagliacozzo e di Scurcola Marsicana alla riserva naturale Monte Salviano, fino a raggiungere Pescasseroli e la Val Fondillo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A farsi carico del progetto è il Comune di Opi. Più nello specifico: la Via dei Marsi è lunga 247 chilometri, divisa in 17 tappe, e attraversa cinque aree protette. Al momento, però, il cammino è percorribile solo nelle tappe ricadenti nel territorio del Parco Nazionale, per un totale di circa 150 km.

CAMMINO MARIANO DEI MARSI

A meno di un anno dalla sua inaugurazione, il Cammino Mariano dei Marsi è stato ammesso al finanziamento. Come si può intuire dal nome, il sentiero nasce per valorizzare i santuari mariani della Marsica occidentale. Si articola in tre grandi anelli che si snodano attraverso la provincia dell’Aquila, con Avezzano come punto di raccordo. Il primo è l’Anello di Sante Marie, immerso nella Riserva Naturale delle “Grotte di Luppa”, e si sviluppa in un tracciato circolare di circa 157 chilometri diviso in 11 tappe, con 4530 metri di dislivello. Collega santuari, chiese, eremi e siti di interesse storico e culturale. Gli altri due anelli a cui è connesso questo cammino sono quelli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (accesso sud-ovest) e del Parco Regionale Sirente-Velino (accesso est).

IL CAMMINO DELLA PACE

Più di 500 chilometri di percorso, articolato in 29 tappe, per connettere la basilica di Collemaggio dell’Aquila al santuario ipogeo di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, in Puglia. Il progetto di valorizzazione del Cammino della Pace è stato presentato da Guardiagrele, da cui inizia anche la storia di questo cammino. Nella tragica notte del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009, una studentessa guardiese riuscì a salvarsi casualmente dal terremoto. Dopo quell’evento, la ragazza decise di rendere omaggio alla tomba di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. Da qui l’idea di un cammino che potesse unire l’Aquila a questo luogo di culto e che poi è stato prolungato fino a Monte Sant’Angelo. Per quanto riguarda i servizi, in tutti i centri abitati sede di tappa o attraversati dal Cammino della Pace sono presenti bar, supermercati e farmacie, mentre mancano lungo le tappe della variante montana sulla Maiella.

IL CAMMINO DELLA LIBERTÀ

Il progetto del Comune di Civitella Messer Raimondo è entrato in graduatoria per la valorizzazione del Cammino della libertà sulla linea Gustav (la fortificazione difensiva voluta da Hitler nel corso della campagna d’Italia nella Seconda guerra mondiale). Il Cammino segue la strada che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, hanno percorso le migliaia di prigionieri alleati e di giovani italiani. L’itinerario è di circa 55 km, suddiviso in tre tappe, parte da Campo 78 a Sulmona, e arriva a Casoli, attraversando la catena montuosa della Maiella. E il punto d’arrivo non è casuale: a Casoli nacque la Brigata Maiella, che il 5 dicembre 1943 iniziò la sua azione militare al fianco delle truppe alleate.

IL CAMMINO DI CELESTINO

Dall’entroterra fino al mare, unendo le due anime dell’Abruzzo. Il Cammino Grande di Celestino V segue le orme di Pietro Angelerio, il monaco eremita che divenne Papa Celestino V nel 1294. Sono 202 chilometri in12 tappe. Si parte dalla basilica di Collemaggio dell’Aquila, dove il monaco fu incoronato papa, e si arriva a Ortona, alla cattedrale di San Tommaso Apostolo e alla suggestiva Costa dei Trabocchi. Più nel dettaglio: dopo essersi messi alle spalle L’Aquila, si scende lungo la Valle dell’Aterno fino a raggiungere Sulmona, ai piedi della Maiella. Da qui il cammino si inoltra nel Geoparco Unesco della Maiella, tra boschi e vallate costellate di eremi rupestri, come quelli del Monte Morrone e della Valle dell’Orfento. L’ultima parte di percorso segue il Cammino di San Tommaso.

CAMMINO D’ABRUZZO

Il progetto sul cammino d’Abruzzo presentato dal Comune di Collecorvino è il nono classificato nella graduatoria del bando regionale. Curato dall’Associazione di Promozione Sociale “Abruzzo a Piede Libero”, è uno dei più lunghi della regione: 700 chilometri, in 41 tappe, attraverso 75 borghi e 4 parchi. Inizia da Pescara, risalendo la costa e l'entroterra teramano, per poi rientrare attraverso un sentiero boschivo sui paesi dell'area Vestina. Superate le colline di Forca di Penne, si passa per la Vallata subequana per poi concludere il viaggio nella costa dei trabocchi. Infine, il ritorno a Pescara per chiudere l’anello. Sono quattro i parchi attraversati: il Parco Nazionale d'Abruzzo, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Majella e il parco Regionale Velino-Sirente. Fanno parte del percorso anche numerose oasi e riserve naturalistiche, come la riserva naturale dei Calanchi di Atri, area marina protetta Torre del Cerrano a Pineto e il Parco fluviale delle Acquevive a Taranta Peligna.

TRA I VESTINI

Dulcis in fundo, il Cammino tra i Vestini si compone di 8 tappe, per una lunghezza totale di circa 85 Km, e attraversa 11 Comuni della Piana di Navelli e della Valle Subequana: Fossa, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Poggio Picenze, Barisciano, San Pio delle Camere, Navelli, Caporciano, Prata D’Ansidonia, Acciano. Il cammino nasce da una proposta del Comune di Navelli (che si è candidato al bando regionale) e il tracciato, individuato in collaborazione con i Comuni coinvolti, collega alcuni dei luoghi legati alla storia del popolo Vestino, che popolava l’altipiano già in età preromana. Attraversa alcuni dei luoghi storici come Castel Camponeschi, il Castello di San Pio delle Camere, il Castello di Bominaco, l’Area Archeologica di Peltuinum, la Necropoli di Fossa e le rovine di Santa Maria di Forfona.

©RIPRODUZIONE RISERVATA