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2 giugno

2 Giugno 2025

Oggi, ma nel 1941 a Creta, in Grecia, quattro camion di paracadutisti tedeschi del III battaglione del Luftlande-Sturm-Regiment 1, sotto il comando dell’Oberleutnant, il tenente Horst Trebes, a sua volta sottoposto agli ordini del generale Kurt Student, giunti in soccorso delle formazioni fasciste, fucilavano per rappresaglia 23 civili del villaggio di Kondomari, frazione del comune di Platanias. I malcapitati erano stati pretestuosamente accusati della morte di alcuni germanici i cui corpi erano stati rinvenuti in zona, impigliati negli alberi in fase d’atterraggio, durante l'imboscata avvenuta il 31 maggio.

Alcuni studiosi indicheranno 60 come numero complessivo delle vittime. Comunque erano tutti maschi. La mattanza veniva eternata dalle immagini (nella foto, una di quella serie, contraddistinta dalla catalogazione Bundesarchiv, Bild 101I-166-0527-04 / Weixler, Franz Peter / CC-BY-SA 3.0) scattate dal reporter Franz-Peter Weixler, che era al seguito del comparto dedito alla propaganda di guerra dell’esercito hitleriano, ossia Kriegsberichterstatter della Wehrmacht. I negativi verranno scoperti 39 anni dopo negli archivi federali di Germania destando enorme scalpore per le scene cruente e per lo scherno dei carnefici nei confronti dei residenti

L’episodio rientrava nel contesto della strategica battaglia per la presa dell’isola, parte dell’operazione “Mercurio”, avvenuta due giorni prima. Conquista messa a segno proprio da parte di italiani e germanici, con massiccio dispiegamento di militari aviotrasportati per aggirare le caratteristiche insulari, dopo la manovra cominciata il 20 maggio e rientrante nell’ambito del secondo conflitto mondiale combattuto dalle forze dell’Asse contro quelle degli Alleati.