TUTTO CROLLA MA NON LA FEDE

25 Settembre 2013

Carissimo Papa Francesco, sono Sara Ciaci di San Nicolò a Tordino in provincia di Teramo. Ho 16 anni e frequento il Liceo Scientifico. I miei genitori sono Flavio e Paola e ho una sorellina di nome...

Carissimo Papa Francesco,
sono Sara Ciaci di San Nicolò a Tordino in provincia di Teramo. Ho 16 anni e frequento il Liceo Scientifico. I miei genitori sono Flavio e Paola e ho una sorellina di nome Claudia. Sono felicissima di scriverti questa lettera e nel dimostrarti tutta la mia unità in questo cammino insieme!

Nella mia famiglia mi è stato sempre insegnato, sin da piccola, che lassù c'è sempre qualcuno che mi voleva veramente bene e che mi amava incondizionatamente: Gesù. Col passare degli anni, quella scintilla che scoppiettava in me è diventata un fuoco. Nei momenti difficili che hanno colpito la mia famiglia non mi sentivo sola, come è capitato durante il terremoto dell'Aquila del 2009 che ha scosso non solo la terra ma anche tutto ciò che avevo dentro di me. Vedere in prima persona tutto quel dolore, tutta quella rabbia, tutte quelle lacrime è stato un colpo per me tanto che ci è voluto un bel po’ di tempo prima che mi riprendessi un pochino dal trauma del 6 Aprile.

Tutto intorno crolla ma il pilastro della fede non crollerà mai. Tante sono le gioie ma anche le croci, ma ho un segreto per affrontarle: ricominciare. Volevo raccontarti l'esperienza della scomparsa di mio zio: ero appena uscita da scuola e papà non c'era a prendermi ma dovevo tornare con un amico di famiglia. Così sono andata a pranzo dalla sua famiglia, ma c'era qualcosa nell'aria che non mi convinceva. D'un tratto vengono i miei genitori ma la loro espressione non era quella di sempre e apprendo così la notizia. Mi sono sentita abbandonata. Sola. Mi chiedevo: «Perché Gesù? Perché proprio lui?». Sono stati gli attimi più intensi della mia vita. Dovevo dire il mio sì a questo dolore. Così mi sono fatta coraggio, non potevo fermarmi, dovevo ripartire al massimo. Così ho ripensato a Chiara Luce Badano che ha affrontato un dolore così grande con una gioia immensa. Ed eccomi qui, carica al 100%, piena di quell'amore che Lui ha donato a me.

Come ho detto prima tante anche sono le gioie come l'incontro con il Movimento dei Focolari. La cosa più bella di tutto questo è il fatto che anche i miei genitori ne fanno parte e questo mi da una carica in più! In parrocchia, grazie a Don Giovanni e Don Gianfranco, ora Vescovo di Termoli, si è incarnata la realtà del Moviemnto e i nostri appuntamenti culminano a giugno quando tanti giovani come me partecipano al Camposcuola ! Papa Francesco, quest'anno eravamo 97 giovani, 81 ragazzi della prima e seconda media e 48 ragazzi di terza media.

Tutti uniti per fare un mondo unito. Sentendo i telegiornali e ciò che sta avvenendo nel mondo tutt'ora, sono davvero addolorata per i tanti cristiani che vogliono manifestare la loro fede ma non possono, così come per le tante persone che hanno perso il lavoro. Mi hanno colpito molto i tuoi discorsi soprattutto a Cagliari e non ti nascondo che tanti sono stati i fazzoletti per asciugarmi le lacrime! Le tue parole hanno qualcosa di magico.

Ma ciò che sta accadendo nel mondo non può fermarci, solo se restiamo uniti possiamo invadere d'amore il mondo intero, proprio come disse Chiara nel 1944: «In un rifugio antiaereo, apriamo a caso il Vangelo alla pagina del Testamento di Gesù: Che tutti siano uno, Padre, come io e te».

Quelle parole sembrano illuminarsi ad una ad una. Quel "tutti" sarebbe stato il nostro orizzonte. Quel progetto di unità la ragione della nostra vita. Anche io voglio un mondo unito. Anche tu, no? :) E allora andiamo avanti. Io ti sono vicina sempre e prego per te.

Sara Ciaci