«UNA TELEFONATA A MIO PADRE MALATO»

27 Settembre 2013

Santo Padre, giusto e imparziale,
mio padre è malato di demenza senile, ha 77 anni e la malattia lo ha preso tutto per sè da circa 3 anni. Non cammina più e deve essere accudito come un neonato. Il suo sguardo perso nel vuoto è la cosa più triste che io abbia mai visto e la tenerezza che suscita è un sentimento profondo che provoca un dolore atroce. Era un uomo forte e pieno di vita, dedito al lavoro e alla famiglia ed ora è solo un bimbo indifeso, timoroso e tenero. L'episodio che lascia me, mia madre e i miei due fratelli stupiti piacevolmente è che quando accostiamo il telefono all'orecchio di mio padre, lui interagisce molto meglio e risponde a qualche domanda che gli viene fatta!! Forse viene stimolata meglio una parte del cervello, o forse c'è un'altra spiegazione che neanche il medico riesce a spiegare. Mi rendo perfettamente conto che Papa Francesco non può chiamare tutte le persone che lo desiderano, ma mi piace sognare come sarebbe se parlasse al telefono con il mio babbo... Anche per me stessa ho il desiderio di ricevere la benedizione di Papa Francesco perché io e mio marito stiamo cercando un bambino da tre anni e purtroppo ho avuto 3 aborti spontanei alla 11ª e 12ª settimana... il dolore è tanto ma la forza di continuare e di realizzare il nostro sogno è sempre più forte! I medici dicono che va tutto bene, solo che alla mia età, 40 anni, è più difficile portare avanti una gravidanza ....bisogna aver pazienza e crederci. Noi ci crediamo.

Grazie per aver letto la mia lettera .....

Daniela Micheli