CORONAVIRUS

Vaccini in Abruzzo: primo traguardo, già fatte 20mila terze dosi

Troppi sanitari colpiti di nuovo, il referente regionale Brucchi: "Il virus circola, ma gli immunizzati non rischiano più come prima. Ora dobbiamo convincere gli irriducibili"

Dalle terze dosi che tagliano il traguardo delle 20mila somministrazioni ai chiarimenti sui richiami per chi ha fatto la monodose J&J. Dai vaccini per gli operatori sanitari che si ricontagiano al prossimo obiettivo dell’Abruzzo, quello di convincere gli irriducibili no vax. Maurizio Brucchi, referente regionale per le vaccinazioni, risponde alle domande del Centro per fare il punto su una campagna che procede, senza correre, su tre binari paralleli: quello delle prime dosi ancora da inoculare; delle seconde per chi deve completare il ciclo e infine le terze che danno il colpo di grazia al virus.

In Italia oltre 1.400 operatori sanitari ricontagiati: "Il virus circola", spiega Brucchi, "ma gli immunizzati non rischiano più come prima. Adesso dobbiamo affrontare lo zoccolo duro dei no vax, visto che gli indecisi si sono già vaccinati così come quelli che lo hanno fatto solo per motivi lavorativi. Ce la metteremo tutta per convincere anche gli irriducibili, basta far capire loro che chi è vaccinato non rischia la vita mentre chi non lo è si può ammalare, contrarre la polmonite, finire in rianimazione e, purtroppo, può anche morire". (l.c.)

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