Viadotti autostrade, i giudici dispongono le verifiche

23 Gennaio 2019

Il Tar Lazio accoglie in parte la richiesta di Strada dei Parchi e ordina i controlli per la sicurezza su A24 e A25 entro il 16 settembre

PESCARA. Sarà un accertamento tecnico a chiarire se i viadotti di A24 e A25 sono sicuri. La ha deciso il Tar Lazio, accogliendo parzialmente le richieste della concessionaria Strada dei Parchi del Gruppo Toto. Nominato il presidente pro tempore dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma, l'incarico dovrà essere compiuto entro il 16 settembre. Troppo complesso l'accertamento che era stato chiesto da Strada dei Parchi.

I giudici del Tar hanno ritenuto che la richiesta di accertamento tecnico preventivo possa trovare accoglimento «nella sola misura in cui è richiesta una verifica non ripetibile dello stato dei luoghi». Ammesso quindi un duplice quesito, così riassunto: «fornisca il consulente i dati relativi alla profondità di ammaloramento reale del calcestruzzo e all'attuale danneggiamento per corrosione dei ferri delle opere ispezionate»; e «esamini il consulente, per le pile dei viadotti oggetto delle verifiche di settembre/ottobre 2018, a partire da quelli per i quali sono in procinto di iniziare i lavori di messa in sicurezza, gli attuali valori dei copriferri, del passo esistente delle staffe, del loro aggancio ai ferri verticali e del dettaglio adottato in corrispondenza degli spigoli per confinare le armature d'angolo. Il consulente potrà esaminare anche altri valori che, secondo il suo apprezzamento, possono essere utili per valutare l'efficacia dei dettagli costruttivi realizzati all'epoca della costruzione».

Ulteriore precisazione è che il consulente indicato dovrà rispondere ai quesiti «avuto riguardo allo stato di ciascun viadotto insistente sulle tratte autostradali della A24 e A25» e l'espletamento dell'incarico «dovrà svolgersi secondo modalità compatibili con l'andamento programmato dei lavori di manutenzione delle opere da ispezionare e in modo da non recare alcun intralcio o rallentamento agli interventi di sicurezza in corso».