Villa Pini, curatela al Tar contro la Asl teatina

Lite su 2milioni di euro. Chiodi a Teleponte: salveremo i centri SanStefar

CHIETI. La curatrice fallimentare di Villa Pini, Giuseppina Ivone, andrà al Tar per vedere riconosciuto il diritto di incassare circa due milioni di euro per prestazioni autorizzate e garantite dalla clinica, quindi di poter finalmente pagare i lavoratori arrivati al 350º giorno senza retribuzioni. Il conflitto è aperto con la Asl di Chieti, che nei giorni scorsi si è opposta alla richiesta della curatela. Fondi bloccati e aumento delle liti fanno da corollario alla sospensione degli accrediti da parte della Regione, innescando nuovi e sempre più accesi scontri.

Intanto, il governatore-commissario Gianni Chiodi, intervistato a Teleponte, chiarisce che al centro del confronto con il governo, domani a Roma, non ci sarà tanto il riaccredito della clinica, quanto la possibilità di riassorbire nel pubblico il personale del gruppo sanitario attraverso concorsi. Chiodi ha quindi assicurato che la rete SanStefar sarà salvata perché è necessaria a garantire i livelli di assistenza in Abruzzo. Tutto tranquillo, niente affatto. Sulla vertenza Villa Pini si registra l’inedita alleanza tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

La Confindustria afferma di «non capire né in termini legali né di opportunità, la mancata revoca da parte della Regione degli accreditamenti che depaupererà il patrimonio aziendale del principale, se non unico, valore residuo». Come dire che se la Regione non ripristinerà gli accrediti non sarà solo una occupazione qualificata a pagare un elevato prezzo ma anche i creditori subiranno gravi ulteriori perdite».
E se la principale associazione dei datori di lavoro esprime timori, il segretario del Pd, Silvio Paolucci, rimarca che il «presidente Chiodi sta mandando a casa 1600 famiglie stremate dopo aver tagliato i fondi per la clinica e quelli per la riabilitazione».

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