Lavoratori davanti ai cancelli della Sevel

ABRUZZO / CORONAVIRUS

Zone rosse, Uil: Regione chiarisca ingresso lavoratori

 Il sindacato teme rischio black out industriale ad Atessa e nelle aree dei grandi centri commerciali

PESCARA. «La Regione faccia immediatamente chiarezza sull'ingresso dei lavoratori nelle zone rosse istituite in Abruzzo: si rischia il black out produttivo, in particolare in Val di Sangro». Così Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo, all'indomani dell'ordinanza regionale che ha istituito le zone rosse a San Giovanni Teatino, Tocco da Casauria e Atessa.

«Il problema» prosegue Lombardo «si pone in modo particolare per quest'ultima realtà, dove operano colossi come Sevel e Honda, con migliaia e migliaia di lavoratori. L'ordinanza regionale non è chiara sul punto relativo all'accesso nelle fabbriche, al punto che lo stesso sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ha dovuto firmare una propria ordinanza che rende possibile questo accesso. Non dissimile la situazione a San Giovanni Teatino, dove i grandi centri commerciali danno lavoro a tanti lavoratori. Si faccia chiarezza subito», chiosa Lombardo, «perché la confusione rischia di generare un blocco o un rallentamento che il nostro sistema produttivo e industriale proprio non può permettersi».