Secondo l'Oms, lo stress da lavoro o da disoccupazione è una sindrome da curare

LA DECISIONE DELL’OMS 

Lo stress da lavoro è una malattia 

Il «burnout» riconosciuto ufficialmente come sindrome da curare

NEW YORK. Ammalarsi da stress da lavoro o da disoccupazione? Oggi, anche sotto il profilo formale, si può. Lo ha deciso l'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha sdoganato il burnout considerandolo ufficialmente una sindrome. Inizialmente l'agenzia speciale dell'Onu per la salute lo aveva inserito per la prima volta nell'elenco delle malattie. Poi ha aggiustato il tiro e ha specificato che il burnout resta un fenomeno occupazionale (stress da lavoro) per il quale si può cercare una cura, ma non è una condizione medica. L’Oms ha anche fornito direttive ai medici per diagnosticare tale condizione. Si può essere affetti da burnout (letteralmente «esaurimento», «crollo») di fronte a sintomi come mancanza di energia o spossamento, aumento dell'isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività legate al lavoro, diminuzione dell'efficacia professionale. L'Oms ha anche specificato che prima di diagnosticare il burnout occorre anche escludere altri disturbi che presentano sintomi simili come il disturbo dell'adattamento, l'ansia o la depressione. Inoltre il burnout è una condizione che si riferisce solo ad un contesto lavorativo e non può essere estesa anche ad altre area della vita. Il primo ad occuparsi di burnout è stato lo psicologo Herbert Freudenberger con un articolo scientifico pubblicato nel 1974, tuttavia parlava di una sindrome che si riferiva principalmente a professioni cosiddette di aiuto come quelle di infermieri e dottori ed estesa poi più in generale a persone chi si occupano di assistenza o che entrano continuamente in contatto con altre che vivono stati di disagio o sofferenza. Oggi chiunque può soffrire di burnout, dalla celebrity alla casalinga passando per le persone in carriera o gli impiegati sovraccaricati di lavoro.