CORONAVIRUS

Zona bianca, l'Abruzzo c'è. Ma è rivolta per le discoteche

Da lunedì cadono le restrizioni e restano in vigore solo le regole comportamentali. I gestori dei locali chiedono una data per la riapertura: "Altrimenti facciamo da soli". E i ristoratori  aspettano l'ordinanza sul numero dei coperti

PESCARA. L'Abruzzo si appresta a lasciare la zona gialla insieme a Umbria, Liguria e Veneto e per la seconda settimana di giugno, parola del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, «tutta Italia si troverà in zona bianca». Da lunedì 7 giugno, l'Abruzzo diventa zona bianca: restano in vigore solo le regole comportamentali, tra cui distanziamento e uso delle mascherine, e decade il coprifuoco.

I parametri dell'Abruzzo sono, ormai da settimane, compatibili con la zona bianca: l'incidenza dei contagi per centomila abitanti è pari a 22 (la soglia da non oltrepassare è 50) e il tasso di occupazione dei posti letto è al 5% per le terapie intensive e all'8% per l'area non critica.

«È un risultato importante, che riconosce l'impegno che la Regione ha messo in campo per combattere la pandemia - commenta il governatore Marco Marsilio - Si può dire che il peggio è passato, anche se bisogna continuare a usare tutte le precauzioni del caso. L'appello a tutti i cittadini, che hanno dimostrato grande capacità di resilienza, è a non abbassare la guardia, ma anche a nutrire quel giusto ottimismo necessario a rilanciare l'economia e a ritrovare quella normalità che manca da troppo tempo».

E' ovunque che il Paese registra già dati che garantirebbero l'accesso nel fascia di rischio più bassa e - viste le canoniche tre settimane necessarie per confermare i dati positivi - si avvia alla rapida e graduale riapertura in tutti i territori. Ma si annuncia la rivolta dei gestori delle discoteche, ancora chiuse e senza una data. Su questo il sindacato delle sale da ballo lancia la sfida all'Esecutivo: «Se entro il prossimo 21 giugno, con l'eliminazione definitiva del coprifuoco in Italia, il Governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio». Qualche spiraglio arriva dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che fissa al prossimo mese l'obiettivo sulla ripresa dell'attività delle discoteche.

I ristoratori - invece - restano in attesa della firma dell'ordinanza che eliminerà il limite sul numero di commensali nei ristoranti all'aperto in zona bianca e fissa ad un massimo di sei quello per le persone che mangiano nei locali al chiuso. L'accordo è stato raggiunto nelle scorse ore e la firma del ministro della Salute Roberto Speranza può arrivare a breve.

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