Autostrade più care, le tariffe aumentano dell’1,5%: ecco in quali tratti c’è l’incremento

La novità a partire da gennaio. Una nota del Ministero dei Trasporti: «Vanificato lo sforzo del ministro Salvini e del governo di congelare gli aumenti». Strada dei Parchi non farà alcun ritocco ai pedaggi
Alla fine, rispettando le competenze e le prerogative di tutti, i pedaggi autostradali nonostante le ripetute promesse aumenteranno da gennaio con un adeguamento tariffario all'inflazione che sarà dell’1,5%. Il Mit, e in particolare il vicepremier Matteo Salvini non nascondono la delusione per una decisione derivata dalla determinazione dell'Art, la autorità per i trasporti, legittimata dalla pronuncia della Corte Costituzionale.
Ancora una volta sembra di assistere a un confronto serrato tra la volontà del leader della Lega e alcuni pronunciamenti della Magistratura. La Consulta, scrive in una nota il Ministero, «ha vanificato lo sforzo del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, e dello stesso governo di congelare le tariffe fino a definizione dei nuovi pef regolatori». L'opposizione coglie la vicenda per attaccare la posizione del ministro, ritenuto il vero responsabile dell'aumento tariffario. I pef sono i piani economico finanziari in base ai quali le concessionarie autostradali definiscono la gestione della rete, gli investimenti e i pedaggi con l'Autorithy che ne determina gli adeguamenti. Su quanto stabilito, a seguito delle decisioni della Corte Costituzionale e di Art, «il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non può più intervenire», conclude la nota definita «fin troppo natalizia e sdolcinata» dal Patto per il Nord perché «chiama “adeguamento tariffario” l'aumento dei pedaggi ai caselli autostradali, cercando addirittura di scaricare la colpa sulla Corte costituzionale nel tentativo di salvare il ministro Salvini. Anche per il deputato del M5S Agostino Santillo, le responsabilità sono in capo al ministro: «dal 1 gennaio, nonostante i proclami del disco rotto Matteo Salvini, i pedaggi autostradali aumenteranno con conseguenze nefaste in primis sull'autotrasporto».
Per il vicepresidente della Commissione trasporti e per il capogruppo Pd in commissione ambiente, Andrea Casu e Marco Simiani «ormai anche i comunicati del Mit certificano il totale fallimento di Matteo Salvini come Ministro. Stavolta nel goffo e ignobile tentativo di mascherare la sua incapacità e di scaricare sulla Corte Costituzionale la responsabilità dei rincari sulle autostrade».
Il percorso che porta a questo esito è partito da molto lontano ed è stato risolto nell'ottobre scorso quando la Consulta ha di fatto determinato la legittimità degli aumenti tariffari più volte bloccati dall'Esecutivo a partire dal 2020, sostenendo come le «disposizioni che hanno rinviato i termini per l'adeguamento dei pedaggi autostradali per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023, in attesa dell'aggiornamento dei piani economici finanziari, sono costituzionalmente illegittime perché in contrasto con gli articoli 3, 41 e 97 della Costituzione». Di fatto, i giudici hanno accolto il ricorso del Consiglio di Stato che lamentava la lesione della libertà di impresa e dell'utilità sociale di due decreti legge che rinviavano i termini per l'adeguamento delle tariffe autostradali.
L’aumento più sensibile in termini percentuali riguarda l'autostrada Salerno-Pompei-Napoli, per la quale è previsto un incremento dell'1,92%. A seguire, altre concessioni registrano un aumento dell’1,50%, che rappresenta la fascia standard degli adeguamenti 2026: si tratta di Autostrade per l'Italia, Brescia-Padova, Autovia Padana, Salt - Tronco Autocisa, Consorzio Autostrade Siciliane, Milano Serravalle, Tangenziale di Napoli, Rav, Sat, Satap A4, Sav, Sitaf, Fiori - Tronco A6, Cav e Asti-Cuneo. Alla stessa percentuale di incremento si aggiungono anche le tratte gestite da CAL, ovvero Pedemontana Lombarda, TE e Brebemi. Tra gli aumenti leggermente inferiori alla soglia dell'1,5% si segnala il Brennero, che presenta un adeguamento dell'1,46%. Non registrano invece incrementi l'Autostrada Alto Adriatico e Strada dei Parchi.
