Stellantis, crollo della produzione in Italia: in sei mesi ha perso un terzo delle auto. Timori per Atessa

I dati del Report della Fim Cisl relativi alla produzione di Stellantis dei primi sei mesi del 2025 confermano "il peggioramento rispetto al già critico 2024"
Nei primi sei mesi dell'anno Stellantis ha prodotto un terzo di auto in meno dell'anno scorso. Compresi i veicoli commerciali si tratta di 221.885 unità, con una flessione del 26,9% sullo stesso periodo del 2024, ma i furgoni sono scesi del 16,3% e le le auto del 33,6% I dati del Report della Fim Cisl relativi alla produzione di Stellantis dei primi sei mesi del 2025 confermano "il peggioramento rispetto al già critico 2024" con una previsione di chiusura d'anno con circa 250.000 auto prodotte (erano 290.000 l'anno scorso). Tutti gli stabilimenti auto evidenziano un forte peggioramento e non si intravedono segnali di ripresa entro fine anno. Anzi, il calo dei volumi e l'uso degli ammortizzatori sociali che coinvolgono già oggi quasi la metà della forza lavoro del gruppo- secondo la Fim - potrebbero aumentare. A Mirafiori, dove a novembre arriverà la 500 ibrida, sono state prodotte 15.315 auto, in calo del 21,5% rispetto alle 19.510 del 2024. Di queste, 15.175 sono 500 Bev, mentre le Maserati "si fermano a 140 unità, segnando un crollo quasi totale".
"Sicuramente se Stellantis pensa a un aggiornamento del piano ci dovrà essere un incontro in sede governativa con le istituzioni e con i sindacati. Noi non abbiamo comunicazioni specifiche sui contenuti" ha detto Uliano. "Non ci sono piaciute le parole di Imparato che ha fatto il nome di Atessa parlando delle fabbriche che rischiano la chiusura se l'Europa non cambia politica, anche se poi l'azienda ha chiarito la centralità dello stabilimento. Noi abbiamo evidenziato le situazioni di criticità del piano attuale. Per esempio ci aspettavamo la partenza delle nuove Stelvio e Giulia a Cassino entro fine 2025, ma sono slittate al 2026. Le Maserati Gt e GranCabrio sono state spostate da Mirafiori a Modena, mancano ancora risposte sul rilancio di questo brand. E vogliamo notizie su Termoli".
Uliano ha ricordato che entro il primo semestre del 2025, Stellantis e Acc avrebbero dovuto sciogliere le riserve sull'avvio dell'investimento per la gigafactory di batterie per le auto elettriche. "A oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro, e temiamo uno stop definitivo. Pretendiamo che non si allunghino ulteriormente i tempi della verifica della strada da intraprendere. La decisione di sospendere l'investimento per la gigafactory di Termoli, destinata alla produzione di batterie, rappresenta per noi un fatto estremamente grave. Aspettiamo a breve la convocazione di un incontro al Mimit". La Fim aspetta anche il primo confronto con il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa che si è insediato alla guida del gruppo il 23 giugno, "indispensabile per costruire positive relazioni sindacali".
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PLANT ATESSA
Nel primo semestre 2025, la produzione di veicoli commerciali ad Atessa si è attestata a 97.980 unità, con un calo del -16,3% rispetto al 2024. Dalla seconda metà dello scorso anno, la situazione è progressivamente peggiorata: dalle iniziali previsioni su 15 turni si è passati al ricorso stabile alla cassa integrazione, che ha coinvolto tra i 700 e i 1.000 lavoratori. La causa principale è la contrazione degli ordini. Nel primo semestre 2025 la media giornaliera dei lavoratori in cassa integrazione è stata di circa 700 unità. “Abbiamo apprezzato che ci sia stata una smentita per quanto riguarda la dichiarazione di chiusura dello stabilimento di Atessa, una cosa veramente assurda”, conclude il segretario della Fim Cisl.