Un «premio» alla cucina italiana, patrimonio immateriale Unesco

11 Dicembre 2025

La delibera all’unanimità è arrivata dal Comitato intergovernativo riunito a Nuova Delhi. Tajani: «Riflette l’impegno del governo sull’agroalimentare». Colosseo acceso per festeggiare

ROMA. Una miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie, un mosaico di tante diversità da cui nasce e si sprigiona la forza del made in Italy a tavola: la cucina italiana entra ufficialmente nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità. A deliberarlo, all'unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell'Unesco, riunito a New Delhi, in India. È la prima cucina al mondo ad essere riconosciuta nella sua interezza. L'annuncio è stato accolto da un lungo applauso in sala. E in Italia i festeggiamenti hanno attraversato tutta la giornata culminando con l'accensione al Colosseo. In una telefonata tra il Capo dello Stato e il ministro dell'Agricoltura, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha espresso il proprio compiacimento per un successo che rafforza il prestigio italiano nel mondo.

Un «formidabile ambasciatore» la cucina italiana, ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che «accompagna il turismo, arricchisce l'offerta culturale italiana e annuncia in tutto il mondo il desiderio di essere presente nei tanti luoghi e tra le persone che rendono l'Italia una comunità». Presente a Nuova Delhi il vicepresidente del consiglio e ministro degli esteri Antonio Tajani, secondo il quale il traguardo «riflette l'impegno più ampio del governo nella salvaguardia del nostro patrimonio agroalimentare e nella promozione della cucina e della nostra filiera di imprese agroalimentari come strumento di dialogo, cooperazione, solidarietà e pace».

Grande gioia giunge da chef come Massimo Bottura, Alessandro Circiello, Massimo Oldani e Niko Romito. Per Slow Food viene invece valorizzata la biodiversità e l'artigianalità. E poi c'è chi, come Gianfranco Vissani, prende spunto per affondare contro la cucina molecolare: «Un segnale forte che riporta al centro il senso stesso del mangiare, lontano da mode effimere e tecnicismi esasperati». Esulta tutto il mondo agricolo, da Confagricoltura, a Coldiretti, in campo anche con i cuochi contadini, a Cia-Agricoltori Italiani, a Copagri a Confcooperative Fedagripesca in questo caso per la valorizzazione delle filiere. Premiata la qualità per Fipe, Federalimentare, Confocommercio, Union Food. Bene anche per il mondo del vino: «Un riconoscimento alla ‘carriera’, ma con ancora lunghi secoli davanti», ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi.

Dietro alla tradizione anche sviluppo e turismo. Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al Question Time alla Camera, ha sottolineato che la Cucina italiana «vale 251 miliardi di euro, con una crescita del +4,5% annuo» e rappresenta oggi «il 19% del mercato globale dei ristoranti. Nel 2024 il turismo enogastronomico ha generato un business affari pari al 40,1 miliardi di euro, con una crescita del +12% rispetto al 2023 +49% rispetto al 2016». Riconoscimento anche per frenare l'Italian Sounding, ha detto a 5 minuti di Bruno Vespa, e poi a Porta a Porta ha riferito che il primo a complimentarsi è stato il ministro francese.

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