TODAY

1 GIUGNO

Oggi, ma nel 1973, in tutta Italia, toccava la vetta della classifica nazionale dei singoli “Anima mia”, del gruppo “I cugini di campagna”, composto da Silvano Michetti, alle percussioni, Flavio Paulin, voce -con il caratteristico falsetto- e basso, Giorgio Brandi, alle tastiere, Ivano “Poppi” Michetti, alla chitarra. Il brano chiuderà la hit-parade tricolore dei 45 giri, il 31 dicembre 1974, in quarta posizione, alle spalle di: “E tu”, di Claudio Baglioni, al numero uno; “E poi”, di Annamaria Mazzini, “Mina”, in seconda posizione; “A blue shadow”, di Berto Pisano, in terza. Il vinile diverrà il maggior successo della formazione di Fiano Romano, sorta nel 1970.

Il b-side del disco rilasciato dall’etichetta discografica capitolina Pull, di Gianni Meccia e Bruno Zambrini, conteneva la traccia “Te la dico”. Entrambe le canzoni erano estratte dall’album “Anima mia”, uscito il 16 gennaio precedente, sempre per la Pull. Era stato proprio Meccia a scoprire la band. “Anima mia” era frutto del lavoro di Ivano Michetti, del paroliere Antonio De Sanctis e di Paulin e sarà in grado di restare in classifica per 38 settimane. Tra le cover, avrà particolare significato la versione in inglese, del 1977, che sarà incisa da Perry Como, ovvero Pierino Ronald Como, statunitense con genitori di Palena, in provincia di Chieti. Interpretazione che sovente verrà attribuita a “The Voice”, ovvero Frank Sinatra. L’8 febbraio 2023, “I cugini di campagna” saranno ospiti del Festival di Sanremo, dopo essersi astenuti, per 53 anni, dall’essere in gara nella kermesse canora della Città dei fiori.

L’esperienza confermerà il sodalizio (nella foto, particolare), che doveva il lancio anche a Renzo Arbore e a Gianni Boncompagni, nella trasmissione radiofonica “Alto gradimento”, in onda su Radio 2 della Rai, come una delle realtà più solide nel panorama musicale del Belpaese. I pittoreschi costumi di scena, le singolari acconciature, gli zatteroni ai piedi, la modulazione da coro di voci bianche, sdoganata da Paulin, influiranno non poco nel consacrare questi artisti, nonostante la rotazione di alcuni componenti che avverrà negli anni, in icona popolare.