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12 GIUGNO

Oggi, ma nel 1984, a Milano, al Palatenda di Lampugnano, si chiudeva la due giorni di esibizioni italiane di Elton John, ovvero Reginald Kenneth Dwight. Due sole date e un'unica città italiana nel tour internazionale (nella foto, particolare, il resoconto della serata sul quotidiano torinese “La Stampa” del giorno dopo, 13 giugno 1984). Presenti 5mila spettatori.

Ad accompagnare la star britannica, di 37 anni, che stava per lanciare il nuovo disco, Braking hearts, il 18° in studio, in uscita il 18 giugno successivo, che si esibiva al pianoforte bianco a coda, c’erano gli altri musicisti già collaudati nelle prove in giro per il mondo.

Ovvero: Nigel Olsen alla batteria, Dee Murray al basso, Davey Johnston alle chitarre, Fred Mandel alle tastiere. Assente la moglie, la tedesca Renate Blauel, sposata il 14 febbraio precedente, suo tecnico del suono preferito. Elton John e i suoi arrivavano dalla tappa spagnola, di Barcellona, a bordo dell'aereo Dc9 privato dell’artista.

La scaletta per le serate meneghine era composta dai brani: Tiny dancer, Hercules, Rocket man, Daniel, Restless, Candle in the wind, The bitch is back, Don’t let the sun go down on me, Sad songs, Bennie and the Jets, Sorry seems to be the hardest word, Philadelphia freedom, Blue eyes, I guess that’s why they call it blues, Kiss the bride, One more arrow, Too low for zero, I’m still standing, Your song, Saturday night’s alright, Goodbye yellow Brick road, Crocodile rock.

Per 120 minuti di spettacolo, ripetizioni incluse. Elton John si presentava in rendigote rosa, pantaloni neri, paglietta in testa, un solo orecchino lungo: uno stile molto meno eccentrico rispetto a quello degli anni precedenti con trampoli, lustrini e piume.

Lui e i suoi musicisti erano stati nel Belpaese, per la prima volta, nel 1973. Per la precisione l’1 aprile a Napoli, il 12 a Roma, il 14 a Bologna, il 17 nel capoluogo lombardo, il 18 a Torino e il 19 a Genova. Anche in quelle occasioni avevano incantato gli appassionati. Dopo il 1984 le esibizioni italiane saranno nel 1989, dal 26 al 28 aprile, a Verona, Milano e Roma.