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12 MARZO

Oggi, ma nel 1969, in tutta Italia, raggiungeva la vetta della classifica nazionale dei singoli “Ma che freddo fa”, della cantautrice Nada Malanima, di 15 anni, soprannominata “il pulcino del Gabbro”. Era nata infatti in quella omonima frazione di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno, nel 1953, ed era figlia d’arte, del clarinettista Gino Malanima.

Il brano, pubblicato con “Una rondine bianca” sul b-side, dall’etichetta discografica Rca-Talent. “Ma che freddo fa”, pezzo con testo di Franco Migliacci e musica di Claudio Mattone, era stato ufficializzato nell’edizione numero 19 del Festival di Sanremo (nella foto, particolare, la giovane artista proprio durante l’esibizione), dal 30 gennaio all’1 febbraio di quel 1969, vinta da Bobby Solo e Iva Zanicchi, con “Zingara”. La canzone era stata presentata da Nada, in coppia con The Rokes, gruppo beat inglese, con Shel Shapiro alla voce e alla chitarra, Robert “Bobby” Posner al basso, Mick Shepstone alla batteria, Vic Briggs alla chitarra solista, e si era classificata in quinta posizione.

Il tormentone rimarrà in prima posizione per cinque settimane e, il 31 dicembre successivo, chiuderà la hit parade tricolore annuale al numero 11. Si collocherà dopo successi come: “Lo straniero”, di Georges Moustaki; “Storia d’amore”, di Adriano Celentano; “Lisa dagli occhi blu”, di Mario Tessuto; “Pensiero d’amore”, di Mal dei Primitives; “Rose rosse”, di Massimo Ranieri; “Mi ritorni in mente”, di Lucio Battisti e “Belinda”, di Gianni Morandi.

Nada avrà la consacrazione professionale quando si aggiudicherà la kermesse canora della Città dei fiori, il 27 febbraio 1971, con “Il cuore è uno zingaro”, sempre di Migliacci e Martone, intonata in duo con Nicola di Bari.