17 AGOSTO

16 Agosto 2023

Oggi, ma nel 1930, a Pescara, Achille Varzi, di 26 anni, vinceva la sesta edizione della Coppa Acerbo, su Maserati Tipo 26M, della scuderia Officine Alfieri Maserati, in 2 ore 6 minuti 8 secondi, su 255 chilometri di tracciato, alla velocità media di 121,3 chilometri all’ora e meritava gli onori concessi dal principe di Piemonte, Umberto di Savoia, padrino della manifestazione. Varzi completava i 10 giri del percorso, da 25,5 chilometri ciascuno, davanti ad Ernesto Maserati, ugualmente sulla stessa vettura, sempre del team del fratello Alfieri. Terzo, tagliava il traguardo, posto in piazza Duca degli Abruzzi -intitolata al principe esploratore Luigi Amedeo di Savoia, che l’anno successivo, 1931, sarà presente all’evento motoristico, quale mossiere, al via con la bandiera a scacchi- “Baconin” Borzacchini, su Alfa Romeo 6C 1750 GS, della scuderia di Enzo Ferrari.

L’asso di Galliate (nella foto, particolare), in provincia di Novara, si aggiudicava la gara, promossa dall’onorevole Giacomo Acerbo, ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, del governo presieduto da Benito Mussolini, in carica dal 12 settembre 1929, nella competizione di ripresa dopo la sospensione dell’estate precedente, 1929, che era stata necessaria per consentire la realizzazione della preziosa ferrovia elettrica Penne-Pescara, sempre patrocinata dall’onorevole di Loreto Aprutino, di 36 chilometri di lunghezza, a scartamento ridotto, inaugurata il 22 settembre di quel 1929, concessa in gestione alla società Ferrovie elettriche abruzzesi. Il trenino a corrente verrà soppresso il 22 giugno ’63. 

Varzi farà sua, anche nel 1935, su auto Union Tipo B, della squadra Auto Union AG, la sfida dedicata alla memoria di Tito Acerbo. Quest’ultimo era il fratello di Giacomo, eroe della grande guerra, capitano del 152° reggimento di fanteria, brigata “Sassari”, morto in combattimento, il 16 giugno 1918, a 28 anni, a Croce di Piave, frazione di Musile, in quel di Venezia, colpito dal piombo austro-ungarico.