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17 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1944, a Goglio, frazione di Baceno, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, gli  Alpenjäger nazisti aprivano il fuoco contro la cabina unica della funivia che saliva ad Alpe Devero, carica di 24 partigiani ossolani e uccidevano, a colpi di mitragliatrice, Giuseppe Conti, di 22 anni, Giuseppe Faccioli, di 32, Gaudenzio Pratini, di 20, Giorgio Fossa, di 17. I malcapitati erano dovuti riscendere, a metà del tragitto, per il malfunzionamento dell’impianto di risalita.

La funivia dell’Enel avrebbe consentito di evitare la scarpinata a piedi, attraverso la mulattiera, da quota 1133 fino a 1631 metri sul livello del mare. Dopo la vetta si aprivano le vallate del Langhental e del Binntal, in Svizzera, ovvero la salvezza. In cabina (nella foto, particolare, la struttura nel museo che verrà allestito a Goglio di Baceno, nel locale dell’ex stazione di partenza, nel 2006, su volontà dell’amministrazione municipale) trasportavano anche 5 mitragliatori, 2 mortai da 45 senza munizioni, una cassa di carne in scatola e due fiaschi di vino. A causa del peso eccessivo, l’impianto, predisposto per il trasporto di 10 persone al massimo, si era bloccato. Il carico fuori norma era stato determinato, più che dall’incuria dalla fretta di scavallare la montagna per anticipare l’imminente arrivo dei soldati germanici.

Nella sparatoria tra i militari tedeschi e i resistenti venivano anche tratti in prigionia Orlando Cipriani e Ubaldo Marta. L’eccidio della cosiddetta “cabina della morte” avveniva durante la ritirata nel contesto della Repubblica parigiana dell’Ossola, sorta il 10 settembre precedente, e la cui effimera esistenza terminerà il 28 ottobre successivo, nell’ambito dello spezzone finale del secondo conflitto mondiale. Le 4 vittime erano tutte componenti della divisione “Valdossola” che erano comandate da Ercole Vittorio Ferrario. Tutta la vicenda verrà raccontata nel volume scritto da Paolo Bologna, Giancarlo Pozzi e Gianfranco Molinari, intitolato “Goglio, 17 ottobre 1944, il dramma della funivia”, che sarà pubblicato dal Comitato di coordinamento Anpi del Verbano-Cusio-Ossola, nel 1983.