18 GIUGNO

17 Giugno 2023

Oggi, ma nel 1927, a Piacenza, a Palazzo Farnese, si concludeva la prima edizione del Congresso nazionale del Po, iniziata il 10 giugno precedente. Contestualmente si teneva la mostra, a disposizione del pubblico fino al 30 giugno, in onore del fiume che un tempo veniva chiamato Eridano.

L’allestimento verteva su: storia, arte, economia, cartografia, geologia, morfologia, sistemazione idraulico-forestale, bonifiche, navigazione, comunicazioni, industria, agricoltura, pesca (nella foto, particolare, una delle immagini storiche esposte, riguardante la cattura di un considerevole esemplare di storione, a Santa Bianca di Bondeno, in quel di Ferrara, legata alla produzione del rinomato caviale del Po), fauna. L’appuntamento era promosso dall’amministrazione municipale di Piacenza, guidata da Bernardo Barbiellini Amidei, deputato del Partito nazionale fascista, già mutilato della grande guerra, capo carismatico dello squadrismo piacentino, futura medaglia d’oro al valor militare alla memoria, il 29 novembre 1941.

Presidente del congresso era l’onorevole Alberto De Stefani, già ministro mussoliniano delle Finanze, dal 31 ottobre 1922 al 10 luglio 1925, preside della facoltà di Scienze politiche dell’università di Roma, notista economico del quotidiano milanese “Il Corriere della Sera”. L’iniziativa, sponsorizzata dal governo capitolino presieduto da Benito Mussolini, era pensata quale occasione per fare il punto della situazione sulla prospettiva di sviluppo del maggior fiume del Belpaese. E proprio nel periodo chiave di svolgimento delle operazioni di rettifica del corso d’acqua e di ripensamento delle difese poste a protezione delle sponde.

I lavori congressuali erano suddivisi in tre parti: la prima riguardante il Po nella letteratura, nelle scienze e nelle arti; la seconda inerente il Po nell’economia e nelle industrie nazionali; la terza vertente su il Po nella navigazione e nel traffico. Il secondo congresso nazionale dedicato al Po si terrà a Mantova, nel 1971. Il terzo a Milano e a Ferrara, nel 1985, il quarto ancora a Piacenza, nel 2007.