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18 maggio

Oggi, ma nel 1940, a Genova, all'arrivo della seconda tappa della ventottesima edizione del Giro d'Italia di ciclismo, il ventenne Fausto Coppi, alla sua prima partecipazione alla corsa rosa, si piazzava secondo alle spalle del compagno di squadra della Legnano Pierino Favalli. Era il primo successo di quello che diverrà il "campionissimo". Dopo 226 chilometri, con partenza di tappa da Torino, si metteva in mostra nonostante fosse stato ingaggiato dal patron del team Eberardo Pavesi solo per appoggiare il capitano Gino Bartali. La non buona condizione fisica di "Ginettaccio" (che chiuderà la sua prova in nona posizione nella classifica generale) dovuta ad una caduta lancerà Coppi da Castellania di Alessandria, classe 1919, che fino all'anno precedente avevo gareggiato tra gli indipendenti, ossia quelli senza una vera squadra, verso la prima vittoria di tappa che arriverà nell'undicesima giornata, il 29 maggio, al termine della tratta Firenze-Modena, dopo 110 chilometri di fuga, indossando per la prima volta la maglia rosa. Poi il 9 giugno a Milano, con 3.574 chilometri nelle gambe, alzerà al cielo il suo primo trofeo (nella foto la notizia sul Popolo d'Italia del giorno successivo) da trionfatore del Giro (secondo Enrico Mollo della Olympia e terzo Giordano Cottur della Lygie) e rimarrà il più giovane conquistatore del titolo.