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19 aprile

Oggi, ma nel 1945, a Malalbergo, in provincia di Bologna, 70 bombardieri inglesi, partiti dall’aeroporto di Foggia, scaricavano ordigni esplosivi uccidendo 27 civili, distruggendo il 90 per cento delle abitazioni, inclusi il municipio e la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate. Riusciva a salvarsi dalla furia distruttiva il settecentesco Palazzo Marescalchi.

L’attacco aereo era motivato dalla posizione strategica dell’abitato. Fino al 1955, infatti, Malalbergo sarà capolinea della tramvia di collegamento con Bologna, rete indispensabile non solo per il traffico pendolare, soprattutto fra la campagna e gli opifici della città felsinea, ma anche per il trasporto delle barbabietole da zucchero, delle quali Malalbergo era il principale centro di raccolta a partire dal 1891. Ma la città era anche il fulcro della importante coltivazione dell’asparago verde che prendeva il nome dalla frazione Altedo.

Tra l’agosto precedente, quello del 1944, e il 19 aprile di quel 1945 il territorio di Malalbergo subiva 27 incursioni aeree anglo-americane che causavano complessivamente 48 vittime civili. Quando, due giorni dopo, il 21 aprile, Malalbergo verrà raggiunta dagli Alleati che avanzeranno attraverso la strada statale 64 Porrettana, di collegamento tra Ferrara e Pistoia, per liberare la Pianura Padana, le vie del centro sfondate dalle detonazioni e la presenza di numerose bombe inesplose -alcune delle quali verranno ritrovate ancora nel 1987- non consentiranno ai militari di raggiungere il cuore della città.

La mattanza verrà ricordata dal monumento, posto in piazza Unità d’Italia, davanti al palazzo comunale, realizzato dall’artista Rito Valla, nel 1954, su basamento dell’architetto Gennaro Cosentino, costituito da due figure in terracotta: una madre intenta a trascinare il figlio morto. La vicenda del bombardamento verrà ricostruita nel volume, scritto da Luigi Arbizzani, “Quelle bombe su Malalbergo. Perché l’incursione aerea del 19 aprile 1945”, che verrà pubblicato dalla Tipografia moderna di Bologna, nel 2002, con l’interessamento dell’amministrazione municipale e della sezione locale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Il gonfalone comunale di Malalbergo verrà insignito, con decreto del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, della medaglia d’argento al merito civile, nel 2005, in occasione del 60° anniversario.