TODAY

19 FEBBRAIO

Oggi, ma nel 1943, a Sbiba, in Tunisia, iniziava la controffensiva delle forze italo-tedesche, comandate dal feldmaresciallo Erwin Rommel, contro l’avanzamento dell’armata anglo-americana. Lo scontro, che passerà alla storia come battaglia del passo di Kasserine, vedeva impegnata anche la divisione corazzata tricolore “Centauro” e rientrava nella campagna di Tunisia, nel contesto del secondo conflitto mondiale.

L’operazione Sturmflut, ovvero Mareggiata, verrà conclusa, il 25 febbraio successivo, con la vittoria delle forze dell’Asse, che erano numericamente inferiori: 22mila unità, forti di 250 panzer, contro 30mila soldati Alleati, con 500 carri armati al seguito. Lo schieramento anglo-americano, che aveva come comandanti Kenneth Anderson e Lloyd Fredendall, subiva la perdita di 6300 combattenti e di 4000 prigionieri.

La formazione italo-germanica contava 201 vittime, 536 feriti e 252 dispersi. Costituita, il 20 aprile 1939, a Cremona, come grande unità di fanteria del regio esercito, la divisone corazzata “Centauro” non era arrivata sui monti dell’Atlante come reparto organico, ma alla spicciolata. Così la maggior parte dei mezzi blindati si trovava ad operare sotto la guida del raggruppamento “Cantaluppi”, che aveva già assorbito i militari superstiti delle divisioni “Ariete” e “Littorio”. Ma il contributo di quei volenterosi (nella foto, particolare), lanciati all’estremo sacrificio- agli ordini del generale Giorgio Carlo Calvi di Bèrgolo, marito della primogenita di re Vittorio Emanuele III, Iolanda Margherita di Savoia- era decisivo nell’avere, per la prima volta, la meglio contro lo strapotere di Usa e Uk.

Il 10 marzo 1943, alla conta, la “Centauro” potrà annoverare soltanto trenta mezzi da combattimento: due semoventi 75/18, diciotto carri M14, dieci autoblindo AB41. Verrà totalmente annientata e quindi sciolta, il 7 aprile successivo, ad El Guettar.