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19 Maggio

Oggi, ma nel 1991, a Roma, il militante della sinistra antagonista Auro Bruni (nella foto, il suo ritratto nel murales commemorativo realizzato, vicino al luogo della esecuzione, con bombolette spray), di 18 anni, moriva arso vivo nell'incendio del centro sociale Corto circuito, appiccato da neofascisti capitolini che non verranno identificati dalle forze dell'ordine. L'omicidio, rivendicato dai Disoccupati italiani nazionalisti, gruppo riferibile all'area politica dell’estrema destra, con una telefonata alla redazione del Tg3 Lazio della Rai, rimarrà senza un colpevole assicurato alla giustizia. Il giovane, romano di origine eritrea per parte di madre, quindi di colore, che abitava in zona Romanina con la madre, il fratello e la sorella più piccoli, era stato tramortito con un colpo di spranga alla testa e poi cosparso di benzina e dato alle fiamme. Verrà battuta anche la pista di un presunto regolamento di conti all'interno degli occupanti della struttura. Che era uno spazio liberato, occupato il 21 aprile del 1990 a Lamaro, nella zona sud dell'Urbe, a ridosso del più popoloso quartiere Cinecittà.

Il Corto circuito, in un anno di vita, si era caratterizzato quale argine immaginario alle culture razziste e fasciste del circondario. Il delitto Bruni -sentenza capitale feroce spacciata per tragica fatalità e con indagini approssimative- suscitava una profonda impressione nell'opinione pubblica per il contesto, per la nuova contrapposizione tra schieramenti giovanili, come negli anni di piombo, per la marcata connotazione di discriminazione razziale e sociale. L'accadimento verrà raccontato nel film Giamaica, del regista Luigi Faccini, del 1998 con l'attore non professionista Ludgero Fortes Dos Santos nel ruolo di Mauro, alias Auro. Faccini aveva personalmente conosciuto la vittima, durante le riprese per il suo precedente lungometraggio, intitolato Notte di stelle, dello stesso 1991, ambientato nel Teatro di Tor Bella Monaca e distribuito dalla Mikado Film, girato poco prima del rogo fatale della notte tra il 18 ed il 19 maggio, e aveva intenzione di affidare una piccola parte anche ad Auro.

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