Today

21 maggio

21 Maggio 2025

Oggi, ma nel 2000, a Roma, l’Arma dei carabinieri, fondata a Torino con le regie patenti del sovrano savoiardo Vittorio Emanuele I il 13 luglio 1814 quale Corpo dei carabinieri reali, veniva elevata al rango di forza armata autonoma, inquadrata nel ministero della Difesa, e non più facente parte dell’Esercito, appunto quale prima Arma. Quindi sottoposta sia al controllo del ministero della Difesa, per la funzione militare, che a quello dell’Interno, per via del compito di polizia anche civile. Accadeva attraverso l’articolo 1 della legge delega 31 marzo 2000, numero 78 e con l’emanazione del decreto legislativo 5 ottobre 2000, numero 297.

Comporterà la possibilità di partecipazione dei carabinieri alle missioni all’estero non avendo più solo il ruolo di polizia militare. Così, per tale applicazione, il 21 febbraio 2001, verrà creata la seconda brigata mobile carabinieri. Fin dagli albori, nel regno di Sardegna, l’impiego degli uomini col pennacchio turchino e scarlatto agli ordini del generale Giuseppe Thaon di Revel di Sant’Andrea era stato quello di unità d’élite (nella foto, particolare, “fedelissimi” equipaggiati con pionieristiche maschere antigas impegnati in prima linea durante la grande guerra, in un’immagine tratta dall’archivio storico dei carabinieri), soprattutto a cavallo, preposta alla salvaguardia del regnante, ma più in generale anche con compiti di controllo del territorio volto a garantire la sicurezza pubblica.

Giovanni Boccaccio, di 34 anni, originario di Trisobbio di Alessandria, di stanza alla stazione di Limone Piemonte, ucciso a Vernate di Cuneo, il 23 aprile 1815, da una schioppettata del bandito Stefano Rosso “Il sardo”, evaso dal penitenziario cuneese, era stato il primo caduto. Il generale di corpo d’armata Luciano Gottardo, padovano, classe 1940, sarà, dal 6 maggio 2004 e fino al 5 luglio 2006, il primo comandante generale della Benemerita proveniente dai ranghi interni dei “C.C.” e non più scelto dall’Esercito.