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22 agosto

Oggi, ma nel 1955, a Roma, con l'enciclica Ad Coeli Reginam, dell'11 ottobre precedente, scritta dal Papa Pio XII in occasione del centenario della definizione del dogma dell'Immacolata Concezione, il successore di San Pietro istituiva la ricorrenza di Maria Regina, che veniva fissata al 31 maggio, ovvero collocata in chiusura del mese mariano. Ma poi, dal 1969, in concomitanza con la riforma del calendario liturgico, la data verrà spostata al 22 agosto, giorno che era riservato alla celebrazione del cuore immacolato di Maria. Il pontefice Eugenio Pacelli, con la sua XXX enciclica, aveva voluto rendere onore alla dignità reale della santa Vergine madre di Cristo (nella foto, particolare del dipinto Incoronazione della Vergine, dello spagnolo Diego Velázquez, olio su tela, di 176 x 134 centimetri, del 1644, conservato al Museo del Prado di Madrid) e le ha attribuito il titolo di regina.

Quest’ultimo era da intendere nel senso latino del termine, ovvero di colei che fosse deputata a dominare su tutta la cristianità, nonostante la sua vita fosse stata improntata alla massima umiltà quale serva di Dio. Se con l’Assunzione, celebrata il 15 agosto, dal 1950, la Chiesa ricordava e ricorderà la salita al cielo, con la celebrazione di Maria Regina la stessa Chiesa faceva assumere alla Vergine il ruolo di madre di Gesù incoronata dagli angeli. La festa dedicata alla Madonna come regina era stata già invocata dai congressi mariani di Lione, in Francia, del 1900, di Friburgo, in Germania, del 1902, e di Einsiedeln, in Svizzera, del 1906. Poi era stata caldeggiata dai fedeli dopo la creazione della giornata dedicata a Cristo Re, istituita l’11 dicembre 1925 e fissata nell’ultima domenica dell’anno liturgico.

Quindi, nel 1933, Maria Desideri aveva dato inizio, nella Capitale, al movimento di respiro internazionale "Pro regalitate Mariae", fondato proprio per raccogliere petizioni provenienti da tutto il mondo in favore della ricorrenza di Maria Regina. Il riferimento principale, su cui si fondava la dignità regale di Maria era la sua divina maternità, che era stata definita a partire dal concilio di Efeso, in Anatolia, nel 431, terzo concilio ecumenico, voluto dall’imperatore d’oriente Teodosio II.

Nei testi rivelati, Maria era considerata come la donna che abbia partorito Cristo, vero Dio e vero Uomo, figlio dell'Altissimo e Re della casa di Giacobbe. In quanto madre del Re Signore aveva diritto anche alla medesima dignità regale, con il titolo di regina.